Senza il Pro, Cisini incontra Piace e Fiorenzuola: “Avanti con tre squadre”

Alla fine l'incontro c'è stato. Alle 18, nella sede dell'Ufficio Sport del Comune (rappresentato da Claudio Agosti), al tavolo con l'assessore allo Sport di Palazzo Mercanti, Giorgio Cisini, c'erano la dirigenza del Piacenza Calcio, con Marco e Stefano Gatti, e quella del Fiorenzuola, rappresentata da Luigi Pinalli. Mancava, invece, il Pro Piacenza, che nel pomeriggio aveva comunicato con una nota ufficiale che non avrebbe preso parte all'incontro perché, "preso atto della totale chiusura assunta dai vertici dirigenziali del Piacenza Calcio" , si legge nella nota, "non ritiene possa sussistere alcun margine di trattativa in merito alla ventilata ipotesi di un’unione delle forze". Se le posizioni di Piacenza e Fiorenzuola erano chiare, coi fratelli Gatti che sono disposti a parlare solo con un imprenditore piacentino disposto a entrare in società e con i valdardesi che s'erano chiamati fuori fin dall'inizio, l'inconto è servito in particolare a Cisini. "Questa non voleva essere nemmeno una proposta – ha detto – ma semplicemente un ritrovo, un piccolo punto di partenza. Un domani non volevo sentirmi dire che non ci fosse stato il tentativo delle istituzioni per di coinvolgere le realtà princpipali realtà calcistiche del territorio. Tutto è chiaro, alla luce del sole. Marco e Stefano Gatti, così come Scorsetti, conoscevano le mie intenzioni. Era un semplice tavolo di confronto. Ho organizzato questo incontro – ha proseguito l'assessore – perché stasera chiudo il bilancio. Avevo messo sul tavolo gli investimenti in termini economici e quelli per le strutture, in particolare per quanto riguarda lo stadio. Volevo capire, al di là delle singole posizioni, se il Comune avrebbe dovuto affrontare questi investimenti o meno, senza correre iol rischio di farsi trovare impreparato. Ora, stando così le cose, con le carte in tavola, riesco a chiudere il mio bilancio. Adesso so che cosa spendere e che non avrò sorprese". 
"Io e mio fratello – ha detto Stefano Gatti – abbiamo fatto un progetto e ci abbiamo messo la faccia per riportare il Piacenza tra i professionisti nel giro di tre anni. Col Pro ci siamo incontrati l'anno scorso ma alal fine, dopo tre riunioni, non se n'è fatto nulla. Se ci sarà un interlocutore pari ai Gatti, piacentino, allora noi ci parleremo. Vogliamo un interlocutore, una persona precisa con cui sederci a parlare, anche per fare 50 e 50. Se arriverà questa persona e ci farà una proposta seria per entrare in società, non come semplice sponsor perché quelli li abbiamo già, lo ascolteremo".
"Piacenza e Pro – ha sottolineato Pinalli – avrebbero potuto fare una fusione per conto loro, dato che sono le due realtà più importanti della città. Sarebbe stata una cosa logica. Però il Fiorenzuola ha un suo progetto, ovviamente meno ambizioso, per esempio, di quello del Piacenza Calcio, che ha un grande passato alle spalle". Capitolo chiuso. Piacenza e Pro Piacenza vanno avanti per la loro strada. D'ora in avanti, pare che non sentiremo più parlare di fusione. 

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