Deiezioni dei cani, Confedilizia: “I comuni prendano esempio da Caminata”

 Nei giorni scorsi la Confedilizia centrale ha conferito il Premio nazionale Confedilizia 2013 – destinato al Comune italiano che più abbia benemeritato nei confronti della Proprietà edilizia – al Comune di Caminata Valtidone e uno dei motivi per cui tale Comune ha meritato il premio è stato l'aver emanato una ordinanza che, tra gli altri, prevede l'obbligo per gli accompagnatori dei cani “di munirsi nelle aree pubbliche o aperte al pubblico di bottiglietta di acqua per il lavaggio immediato delle deiezioni liquide degli animali in loro custodia” (Ordinanza del Sindaco n. 03 del 30/10/2013, relativa all'osservanza delle norme per la custodia dei cani). Su questo argomento, in passato, la Confedilizia locale aveva segnalato la condizione indecente e degradante delle vie del centro storico di Piacenza, oggetto di deiezioni di ogni sorta da parte di cani i cui padroni non provvedevano ad ottemperare agli obblighi di pulizia a cui erano tenuti. A tutt'oggi la situazione non è per nulla migliorata e le vie del centro continuano a risultare piene di escrementi solidi a causa delle negligenze dei proprietari degli animali, ma sono altresì teatro – situazione da non sottovalutare affatto – di numerose deiezioni liquide degli stessi animali. Tali deiezioni imbrattano non solo vasi privati e fioriere comunali ma anche i marciapiedi ed i muri dei palazzi storici della nostra città e capita sovente, passeggiando per il centro, di imbattersi in veri e propri laghi maleodoranti. Anche i gestori dei negozi del centro in passato si sono lamentati di questa situazione affermando di essere obbligati a lavare continuamente con acqua e candeggina i muri esterni dei propri esercizi commerciali per eliminare le macchie ed i cattivi odori causati dall'urina dei cani. Per cercare di eliminare questi spiacevoli inconvenienti avevamo suggerito di integrare il vigente regolamento d'igiene comunale proprio con una previsione che imponesse ai proprietari dei cani, così come sono già obbligati a raccogliere gli escrementi solidi, di portarsi appresso una bottiglia di acqua da riversare immediatamente sulle deiezioni liquide dei propri animali per alleviare gli effetti delle stesse.
Ad oggi però il Comune di Piacenza non ha fatto nulla in merito, cosa che invece – come abbiamo visto – non si può dire del Comune di Caminata. La misura decisa dal Sindaco di Caminata, tra l'altro, non è assolutamente da considerarsi invasiva. Anni fa si criticavano le prime ordinanze che imponevano di munirsi di paletta o di sacchetto per raccogliere le deiezioni solide dei cani portati a passeggio. Oggi questo comportamento è diventato una civile abitudine generalmente praticata, fatta eccezione – come detto – per alcune persone non ben educate. Provvedere a pulire le deiezioni degli animali – sia solide che liquide – è un atto dovuto non solo nei confronti della società, ma anche degli stessi animali, perché è un modo per far si che non vengano odiati e che non vengano colpevolizzati al posto dei loro accompagnatori. Del resto molte persone portano già con sé una bottiglietta di acqua per uso personale, perché quindi non usarla anche per evitare di deturpare il patrimonio edilizio e l'ambiente con odori cattivi? Ciò anche in considerazione del fatto che spesso i cani vengono portati a passeggio proprio perché possano provvedere alle loro necessità fisiologiche. Auspichiamo quindi che – per risolvere lo “spiacevole” problema – anche altri Comuni della nostra provincia, a cominciare da quello di Piacenza, possano adottare al più presto misure analoghe a quelle previste dall'ordinanza del Sindaco del Comune di Caminata.

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