Bancarotta, il pm chiede 12 anni per Fagioli. Le difese: «E’ da assolvere»

Si avvia alle battute finali il processo all'imprenditore di Castelsangiovanni Marco Fagioli, 54 anni, specializzato nel commercio di pneumatici, accusato di bancarotta e false fatturazioni. Imputata nell'ambito dello stesso processo anche la moglie Paola Gobbi Cavanna con accuse di circonvenzione di incapace e concorso esterno nei reati fiscali di cui deve rispondere il marito.

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La scorsa settimana il pm Antonio Colonna, che ha coordinato l'indagine della Guardia di Finanza piacentina con riferimento a episodi che vanno dal 2007 al 2011 e che riguardano una presunta evasione fiscale di circa sette milioni di euro, aveva chiesto la condanna degli imputati: 12 anni a Marco Fagioli e un anno e mezzo alla moglie.

Questa mattina hanno parlato le difese ribaltando, con le loro ricostruzioni, la tesi della pubblica accusa. Gli avvocati Franco Livera di Piacenza e Mario Bonati di Parma hanno chiesto l'assoluzione per il loro assistito Marco Fagioli e la stessa richiesta è arrivata anche dall'avvocato Paolo Fiori del Foro di Piacenza che assiste Paola Gobbi Cavanna.

Nei confronti di quest'ultima già lo stesso pm aveva ridimensionato la posizione chiedendo l'assoluzione per il primo dei due capi di imputazione, e cioè circonvenzione di incapace, mentre aveva formalizzato la richiesta di condanna per il secondo, e cioè i reati fiscali. Ma anche per questo secondo capo l'avvocato Fiori ha chiesto l'assoluzione «per non aver commesso il fatto» ritenendolo collegato al primo capo di imputazione.

Dopo una breve replica del pubblico ministero, il collegio giudicante presieduto da Italo Ghitti ha aggiornato l'udienza al prossimo 29 aprile per eventuali repliche dei difensori dopodiché i giudici si ritireranno in camera di consiglio per deliberare.