“Sicurezza via Roma e zona stazione, in arrivo nuove telecamere intelligenti”

In arrivo telecamere intelligenti per monitorare la zona di via Roma, quella della Stazione ferroviaria e del lungo Po in via Nino Bixio. E’ il frutto del progetto RoMa che vedrà partire a breve una importante sperimentazione nella nostra città. Il piano è stato presentato durante una conferenza stampa che si è tenuta ai Giardini Margherita alla presenza del sindaco Paolo Dosi, degli assessori Stefano Cugini e Silvio Bisotti, della comandante della Polizia Municipale Renza Malchiodi e dei vertici di Selta l’azienda piacentina che ha partecipato al bando Miur attivato dall’allora ministro Profumo nell’ambito delle iniziative sulle Smart city e che si occuperà dell’installazione. Oltre a Selta, del consorzio che si è aggiudicato questo finanziamento di circa 10milioni di euro totali su scala nazionale (vi sono anche altri Comuni interessati a questa sperimentazione, tra cui ad esempio quello di Spoleto) fanno parte anche Enea, Telecom, ed altre società che fanno capo a Finmeccanica operanti nel campo dell’innovazione. Ed è proprio il filone dell’innovazione quello intercettato dal Comune di Piacenza per riuscire ad entrare nel lotto delle realtà in cui verrà sperimentato il progetto.  

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Entro quindi la fine dell’anno dovremmo vedere queste nuove telecamere intelligenti (il numero è ancora al vaglio del tavolo tecnico) che si appoggeranno ad un software molto avanzato. Questo sistema di videosorveglianza si andrà a integrare e ad armonizzare con i vari progetti che il Comune ha in cantiere nelle zone in questione (tra cui Porta Galera) e con le altre telecamere che l’ente intende installare. Naturalmente verrà tenuto un occhio di riguardo per quelle zone che da tempo sono teatro di episodi di cronaca piuttosto spiacevoli (poche settimane fa le aggressioni ai danni di donne avvenute in viale Sant’Ambrogio). “Si tratta di zone cui va prestata la massima attenzione sotto un profilo di sicurezza – hanno detto il sindaco Dosi e gli assessori Bisotti e Cugini – perché sappiamo che sono aree in cui l’inclusione sociale è più difficile”. Ma non sarà un progetto soltanto improntato alla sicurezza. Il monitoraggio sarà a 360 gradi, anche per questioni idrogeologiche e statiche.