Braccio di ferro Copra-Rai: “Semifinale al pomeriggio? Match a porte chiuse”

 Braccio di ferro tra Copra Elior e la Rai. A mandare su tutte le furie il presidente Guido Molinaroli la richiesta rifiutata, che appariva legittima, di poter giocare la semifinale scudetto contro la Sir Safety Perugia non il sabato alle 17.30, ma alle 20.30 sempre di sabato. “Ci hanno risposto picche per esigenze televisive” ha detto Molinaroli sconsolato ma senza abbattersi, com’è nel suo stile, annunciando già la contromossa: “Sabato giocheremo senza mettere in prevendita e vendita neanche un biglietto. Un braccio di ferro: io rinuncio all’incasso ma per non fare torti a nessuno, se non ci saranno chiarimenti, dovevamo partire oggi con le prevendite ma non ne la faremo né oggi né domani”. 
Insomma, una vera e propria prova di forza. Da una parte la squadra più seguita della serie A1 e “meglio classificata della regular season” ha sottolineato Molinaroli; e dall’altra la Rai, insieme alla Legavolley che, certo, nel "contenzioso" non pare aver lavorato per una pacifica mediazione.  
“Ci eravamo posti una domanda semplice: perché noi al sabato e l’altra semifinale la domenica? E non ci hanno nemmeno interpellato. Va bene, aspettiamo il sabato, pur sapendo che è meglio la domenica, però non alle 17.30 con un caldo boia, i tifosi che a quell’ora lavorano, hanno delle attività, i figli con delle esigenze – ha spiegato il presidente del Copra Elior ai nostri microfoni -. Ci hanno risposto che non era possibile e che la Rai aveva già fissato una gara dei quarti del volley femminile, anche se ad oggi leggendo il calendario non si sa quale sia la squadra. Senza fare discriminazioni, però, credo ci sia molto più interesse su una semifinale del maschile rispetto ai quarti del femminile”. 
E così, dopo la delusione, la presa di posizione della società, che intende far pesare il suo blasone: "Sui quarti non abbiamo detto niente, anche se come squadra meglio classificata della regular season abbiamo dovuto giocare di mercoledì e non la domenica. Però almeno per la semifinale ci aspettavamo un contraddittorio – ha concluso Molinaroli -. Niente, ci è stato risposto picche e allora giocheremo a porte chiuse". 

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