Durante la “Commissione 3” del 2 aprile è stata approvata la Convenzione biennale con i Comuni della Provincia in merito al Canile Municipale. Una convenzione che lascia perplessi i consiglieri Maria Lucia Girometta di Forza Italia e Marco Colosimo di Piacenza Viva.
“Innanzitutto invitiamo il Sindaco a verificare la competenza in ambito di strategie di mercato di chi ha deciso di apportare le modifiche introdotte volte a rendere il canile comunale più attrattivo rispetto a quelli presenti all’interno della nostra provincia”.
“Secondariamente chiediamo se a fronte di una minore spesa (circa 200.000 euro contro i 350.000 euro della passata gestione) il servizio offerto in termini di salute e di benessere dei cani ospitati sia da considerare ottimale e non calante, a fronte di un minor investimento”.
“Chiediamo inoltre, in quanto ci ha lasciati ancora una volta stupiti, quali sono stati i criteri di frazionamento del costo finale per un Comune che sceglie di appoggiarsi al nostro canile comunale, in quanto il Comune che decide di usufruire della struttura deve moltiplicare la cifra di 2,58 € per il numero di residenti, e non invece, come già succede in altre città simile alla nostra, un pagamento relazionato all’età del cane, al tipo di razza e al periodo di degenza”.
“Rimarchiamo che si sarebbe dovuto svolgere uno studio più approfondito, circa le esperienze dei nostri ‘’concorrenti’’ per rendere così appetibile l’offerta del nostro comune che ad oggi fra i nuovi iscritti (dall’entrata in vigore del nuovo piano tariffario) vanta la presenza dei soli comuni di Zerba e Cerignale, che insieme portano nelle casse per la gestione della struttura e per il mantenimento dei cani, la modica cifre di 500 euro da sommarsi alla cifra di 24.000 euro proveniente dai Comuni di S. Giorgio e Gossolengo. Un contributo marginale a fronte di una spesa complessiva di 200.000 euro.
Se qualcuno voleva favorire le entrate, e quindi alleggerire il costo di manutenzione da parte del Comune di Piacenza, ha sicuramente fallito. Ancora una volta, la debolezza politica di questa amministrazione è venuta a galla. Sarebbe opportuno, prima di presentare certe proposte, le quali inevitabilmente dobbiamo definire commerciali, chi di dovere, si leggesse un libro sulle strategie di mercato”.