Lo scorso 11 marzo, come previsto dalla Legge Regionale n. 5 del 2013, l’Assemblea Legislativa ha approvato il Piano integrato, di durata triennale, contenente interventi di prevenzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico. Esso contiene iniziative di sensibilizzazione, educazione ed informazione, interventi di formazione rivolti a esercenti, operatori dei servizi pubblici e operatori della polizia locale, l’implementazione di un numero verde regionale, attività di progettazione territoriale socio-sanitaria sul fenomeno del gioco d'azzardo, la predisposizione di materiale informativo e forme di premialità per coloro che espongono il marchio "Slot freE-R".
“Si tratta ora di tradurre in pratica questi principi, trasformandoli in interventi concreti” spiega Andrea Pollastri, consigliere provinciale di Forza Italia-Pdl. “Per prendere qualche spunto si potrebbe, ad esempio, guardare a quanto di buono si sta facendo in altre Regioni.”
Un caso è quello del Trentino, dove la Caritas e le Casse Rurali hanno promosso una “Alleanza provinciale per la prevenzione del gioco d’azzardo”, attraverso cui vengo proposte azioni dirette agli utenti affetti da ludopatia e ai titolari degli esercizi commerciali. Per quanto riguarda i primi, è stata creata la figura dell’amministratore di sostegno che si occupa di supportare il cliente della banca nella redazione e gestione del “Bilancio familiare”, aiutandolo ad adottare comportamenti virtuosi ed evitando lo sperpero degli averi. Per gli esercenti, invece, a coloro che tolgono le macchinette dal proprio locale vengono attivati conti correnti o gestite operazioni a costo zero. In Lazio, invece, sempre per quanto riguarda gli esercenti “slot free” la Regione ha previsto uno stanziamento a favore sia di chi non istalla, sia di chi rimuove le macchinette.
“Parto da questi due casi – afferma Pollastri – per pungolare la Giunta e sapere se si intendano promuovere convenzioni con istituti bancari al fine di sviluppare, su scala regionale, iniziative a favore di utenti affetti da ludopatia e degli esercenti di locali pubblici “slot free”.”
“Inoltre – chiosa l’azzurro – chiedo quali siano, secondo le indicazioni del Programma regionale, i tipi di premiliatà che si intende proporre per gli esercizi “slot freE-R”, in che tempi e per quale ammontare.”