Fiorenzuola – Salsomaggiore 2-1
E’ stato il Fiorenzuola di Franchi, il bomber, il cannoniere della squadra. E’ stato il Fiorenzuola di Piva, il capitano, il trascinatore. E’ stato il Fiorenzuola di Valizia, il portiere classe 1994 che ha difeso la porta rossonera come un veterano. E’ stato il Fiorenzuola di Sessi, classe 1991, un altro giovane che a centrocampo gioca come un 35enne. E’ stato il Fiorenzuola di tutti gli altri giocatori e di Alberto Martelli, il tecnico che ha avuto un ruolo fondamenale nel mantenere alta la tensione nel testa a testa col Lentigione, fin quando la sua squadra ha preso il largo anche grazie alle doti di grande motivatore del suo allenatore.
Quando si parla di promozione, di solito, c’è stata sempre una partita della svolta, quella che ha fatto capire alla squadra e all’ambiente che salire di categoria sarebbe stato davvero possibile. Forse quella del Fiorenzuola è stato il recupero con l’Arcetana, in cui i rossoneri pareggiavano 1-1 fino al 92′, quando Silvestri ha segnato il gol del 2-1 portando i rossoneri a più dieci dal Lentigione. Fatto sta che già dall’inizio della stagione l’obiettivo della società era quello di provare ad arrivare il più in alto possibile, e il Fiorenzuola è andato oltre, centrando addirittura la promozione in serie D, dove i rossoneri mancavano da due anni (l’ultima volta è stata quella con Lucci in panchina).
Ora i rossoneri sono di nuovo lì, promossi con 4 turni d’anticipo, un ruolino di marcia devastante che nessuno ha saputo reggere. Dopo i gol, le emozione, le vittorie, a Fiorenzuola è tempo di spumante.