Nonostante il pressing delle istituzioni (Comune e Provincia), di Confindustria Piacenza e del Pd sugli organi decisionali delle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna per ottenere un efficiente collegamento su rotaia con Milano in vista dell’Expo, resta altissimo lo scetticismo dei pendolari piacentini. A Radio Sound95/Piacenza24 il pugnace presidente dell’Associazione Pendolari Ettore Fittavolini ha espresso tutto il suo sconforto per il mancato coinvolgimento degli stessi pendolari in questa fase del percorso, ma soprattutto per “l’inutilità delle strade imboccate”.
“Oltre a non capire come mai non hanno partecipato a questo tavolo i rappresentanti dei pendolari piacentini, che tra quelli che quotidianamente vanno a Milano e Parma sono qualche migliaia, siamo scettici sulle soluzioni ipotizzate, compreso lo studio fatto da Confindustria, come già abbiamo avuto modo di dire al presidente Bolzoni. Per noi l’unico sistema per avere treni puntuali, veloci ed efficienti è usare le linee ad alta velocità. Non serve a nulla assistere a queste manfrine tra Regioni che detengono due contratti di servizio diversi. Figuriamoci cosa può interessare all’assessore Maurizio Del tenno della Lombardia far viaggiare bene i piacentini; come pure all’assessore Alfredo Peri dell’Emilia Romagna non interessa nulla l’estrema periferia della Regione come Piacenza il cui sistema di tariffazione, oltretutto, ricade sulla Lombardia. Le nostre previsioni sono che in vista dell’Expo succederà poco o niente. Di sicuro sappiamo che non ci sarà l’alta velocità che sarebbe stata l’unica cosa utile per muovere gente su Piacenza”.
Sono anni che Fittavolini ripete la storia dei treni che viaggiano su linee di alta velocità, tanto che era stato anche presentato un progetto premiato che prevedeva la linea Piacenza-Milano in venti minuti “senza andarsi a incarognire nel passante ferroviario”.
“Oggi – prosegue Fittavolini – non abbiamo treni né veloci, né puntuali né puliti. La linea oggi è già intasata. Ma poi chi li paga i treni? Le Regioni che non hanno soldi e che continuano a tagliare le corse. Bisognerebbe muoversi su Rfi per far chiedere di far viaggiare i convogli in alta velocità. Per Expo 2015 succederà che tutt’al più ci sarà il potenziamento di qualche corsa. Ma si continuerà a viaggiare su quei treni su cui 40 anni fa viaggiava mio padre. E’ lampante che alla Lombardia non interessa Piacenza. Milano l’alta velocità ce l’ha già e ci possono arrivare in un’ora da Bologna, Parma, Verona”.
Va oltre Fittavolini facendo esplicitamente intendere che Piacenza non potrà giocare alcun ruolo nel periodo dell’Esposizione universale. “Non abbiamo nemmeno un portale Internet che permetta di individuare la città dal punto di vista turistico. Ce l’ha perfino l’ultimo paese irlandese disperso, e noi no. Non esiste nemmeno un punto di accoglienza in stazione. Che qualità e che offerta diamo noi? Che ricettività abbiamo? Una città che alle 8 di sera non ha un trasporto pubblico urbano, dove le biciclette del bike sharing si sono dimostrate un flop quando si sapeva prima. E poi parliamo di treni senza coinvolgere i pendolari…ma non scherziamo per favore. Chi volete che ci venga a Piacenza per Expo?!!! Siamo messi male”.