Profughi, la protesta in via Taverna degenera: 4 fermati e 6 poliziotti feriti

AGGIORNAMENTO – Degenera la protesta degli otto profughi che questa mattina si sono recati davanti agli uffici dei servizi sociali di via Taverna per manifestare il loro disappunto nei confronti dei corsi professionali organizzati per gli stranieri nel contesto dell’emergenza profughi. Intorno alle 16,30 la situazione, già tesa fin dall’inizio, è precipitata: le forze dell’ordine hanno accompagnato all’esterno degli uffici i manifestanti che, una volta giunti in strada, si sono ribellati agli agenti cominciando a sferrare calci e pugni. Un poliziotto è stato anche morso a un dito. In tutto sono rimasti feriti due poliziotti e quattro agenti della municipale, portati al vicino pronto soccorso in condizioni non gravi. Quattro stranieri sono invece stati fermati e accompagnati alla questura di Piacenza. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti.

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Profughi occupano gli uffici comunali: intimidazioni all'assessore Cugini

Momenti di tensione presso gli uffici dei servizi sociali del comune di via Taverna. Un gruppo di otto profughi della prima ondata ha occupato alcuni uffici reclamando in maniera in maniera insistente e decisa la possibilità di effettuare alcuni corsi professionali. Il Comune aveva offerto loro un corso da piastrellista nell'ambito del progetto Fer riservato ai rifugiati politici, ma non tutti sono disposti a partecipare: chiedono altro, chiedono che vengano rispettate le competenze e le volontà dei singoli. Sul posto sono intervenute le volanti di polizie a due pattuglie della Municipale. Poco fa è arrivato anche Stefano Cugini assessore ai servizi sociali del comune che è stato letteralmente accerchiato dagli otto profughi. Sono volate urla, c'è molta tensione. Gli stranieri minacciano di restare in via Taverna finché non ci sarà un chiarimento. I dipendenti e i dirigenti degli uffici erano letteralmente attoniti di fronte all'esplosione di una protesta che proprio non ci si aspettava con queste modalità, con questa violenza. L'assessore Cugini è riuscito a mantenere la calma, ma al contempo ha dimostrato fermezza sottolineando che su certi toni non sarebbe sceso, che non sarebbe stato disposto a confrontarsi se le modalità fossero rimaste così decise e violente. Il gruppo di profughi è rimasto nell'androne del palazzo comunale anche nel pomeriggio. "O capiscono quali sono le regole del progetto oppure saremo costretti a farli uscire da esso – ha detto Cugini – Se non si adeguano, dovranno anche rinunciare alla casa che gli abbiamo affidato".  

PIACENZA, AGGRESSIONE PROFUGHI ALL’ASSESSORE CUGINI, CAVALLI (LN): “FUORI SUBITO, DA PIACENZA E DAL PAESE”
“DOSI AMMETTA IL FALLIMENTO DELLE SUE POLITICHE E CHIEDA SCUSA, ORA PUGNO DI FERRO”. SOLIDARIETÀ A CUGINI

PIACENZA – “Fuori subito, da Piacenza e dal Paese”. Dopo l’aggressione dei migranti ai danni dell’assessore Cugini, questa mattina, il consigliere leghista Stefano Cavalli invoca il “pugno di ferro”
“Non intendiamo tollerare un secondo di più i capricci di questi fantomatici profughi che da tre anni mangiano e bevono sulle nostre spalle”, attacca Cavalli, che chiede “il rimpatrio forzato e immediato”.
Per il consigliere del Carroccio "quanto accaduto oggi dimostra che non andavano assecondati dall’inizio, come da sempre noi della Lega Nord diciamo”. “Gli spiacevoli fatti di questa mattina sono il triste epilogo delle politiche del ‘porgi l’altra guancia’ messe in campo dal sindaco Dosi nei confronti di questa gente, che sfrutta il paravento dell’asilo politico per campare di assistenzialismo”. Per questo – incalza il consigliere leghista – “ci aspettiamo che ora Dosi ammetta il fallimento e chieda scusa ai piacentini, sulle cui spalle ha scaricato il peso di un’accoglienza forzata”. 
“Siamo profondamente indignati e la rabbia è tanta – rivela Cavalli -. Le pretese, i modi, l’irriconoscenza di questi presunti profughi rivelano ancora una volta che l’unica politica di cui abbiamo bisogno è quella dei respingimenti, non certo dell’accoglienza indiscriminata. La nostra Marina deve essere impiegata per scongiurare gli arrivi sulle nostre coste e non per il ritiro dei barconi”. Riguardo a quanto accaduto questa mattina a palazzo Mercanti “spero in un rapido accertamento delle responsabilità e in provvedimenti drastici ed esemplari”. “Mi auguro anche che l’assessore Cugini – a cui va la nostra solidarietà per la gravissima aggressione subita – si sia convinto che è il momento di mettere in campo misure di tolleranza zero nei confronti di questi soggetti, anche in relazione alla nuova ondata di sbarcati giunta recentemente a Piacenza”.