“Non ho difficoltà a rivalutare la possibilità di una società totalmente pubblica per quanto riguarda il servizio idrico. Se vogliamo riaprire la discussione, a nome dell’amministrazione sono disposto a farlo”.
Lo ha detto il sindaco Paolo Dosi, durante il consiglio locale di Atersir, rispondendo a un intervento del sindaco di Ottone Giovanni Piazza che gli chiedeva di non accantonare del tutto la possibilità di una società a totale capitale pubblico, anziché a capitale misto, quest’ultima strada per la quale è stato già chiesto un progetto di fattibilità e che trova diverse opposizioni. Dosi ha dunque manifestato aperture precisando però che “in questo percorso decisionale, il Comune intende prendere come modello realtà che sono passate da società private a in house e che hanno dato risultati positivi”. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha al contempo annunciato che comunque il percorso va avanti e che “a breve verrà portato all’attenzione del consiglio locale il progetto di fattibilità di una società a citale misto”.
PIANO TARIFFARIO RIFIUTI
Turandosi il naso e senza risparmiare pesanti critiche alla miopia e alle incertezze derivanti dall’atteggiamento della Regione, il consiglio locale di Atersir composto dai sindaci del territorio ha votato un sofferto via libera al piano tariffario dei rifiuti della Regione. Un parere puramente consultivo – “pleonastico” lo ha definito qualcuno – tuttavia vincolato al fatto che il corrispettivo per lo smaltimento dei rifiuti a tonnellata non si sposti dai 120,25 euro contenuti nella delibera, soglia che, sebbene contenuti, prevede comunque aumenti nelle bollette variabili da comune a comune (aumento medio tra lo 0,1 e lo 0,2%). Onde evitare sorprese, dunque, mercoledì il rappresentante piacentino nel consiglio regionale di Atersir, il sindaco Paolo Dosi, si è assunto l’impegno di portare dinnanzi al consesso la posizione piacentina. Una posizione di forte malcontento di fronte a eventuali futuri aumenti della tariffa rifiuti per cittadini e aziende, per un percorso di ascolto da parte della Regione “giudicato imbarazzante” e per un futuro in generale assai incerto. Alla fine il parere vincolato è stato votato positivamente da tutti, ad eccezione dei Giovanni Piazza (sindaco di Ottone) che si è astenuto.
Comunque sia, tutti i sindaci e amministratori presenti hanno criticato il sistema Atersir lamentando l’impossibilità per gli stessi territori di incidere seriamente su scelte che poi ricadono sulla cittadinanza.
Critico anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi che ha dettato la linea del parere vincolato e che ha bacchettato Bologna per non aver ancora risposto a una lettera di spiegazioni inviata più di un mese fa.
“Oggi il luogo delle decisioni si è trasferito in Regione, conseguenza dell’assorbimento delle agenzie d’ambito. Esprimiamo dunque un parere su una cifra, quella di 120,25 euro a tonnellate, rispetto a quella di 122,25 scesa di due euro per l’indennità ambientale votata dal consiglio locale. Tuttavia che Bologna confermi il 120,25 euro non abbiamo nessuna certezza. Il 20 febbraio ho mandato una lettera alla Regione, a nome di tutti i sindaci, in cui lamentavo i rischi di pesanti aggravi sulle bollette delle famiglie e delle aziende. Chiedevo dunque di sospendere e rivedere la delibera. A distanza di oltre un mese non ho ricevuto risposta”.