Profughi, il sindaco Dosi: “Un dovere accoglierli. Questione di dignità”

Rimbalza anche in Consiglio comunale la vicenda dei 40 profughi arrivati venerdì sera in città dal'Africa. Pdl e Lega Nord sono state critiche con la nuova ospitalità messa in atto dal Comune. Secondo il leghista Massimo Polledri molti di questi stranieri giungono da paesi che non hanno nulla a che vedere con la crisi della primavera araba e in paesi "non certo devastati dalla guerra come Ghana, Senegal e Nigeria". A fare chiarezza sullo stato delle cose, ma anche sui numeri circolati in questi giorni, è intervenuto il sindaco Paolo Dosi. "I Profughi, sono 40. Quaranta è la cifra assegnata a tutti i capoluoghi di Provincia. È evidente che le modalità con cui dal ministero ci hanno comunicato l'arrivo dei profughi ci hanno messo in difficoltà, ma abbiamo ritenuto comunque di allestire una situazione di ospitalità di emergenza. Dal ministero sono stati messi a disposizione 30 euro più Iva (per vitto, alloggio e vestiario), che non sono destinati ai profughi bensì a chi gestisce le strutture che li ospitano. Ogni straniero riceve 2,5 euro al giorno e una scheda telefonica da 15 euro una tantum. Sono definiti ospiti per motivi umanitari, non sono rifugiati politici. In questi giorni le forze dell'ordine stanno ricostruendo per ognuno le storie personali. Non è una situazione facile nè che ci fa piacere, ma credo sia responsabilità degli enti locali, anche nelle condizioni attuali, predisporre risposte che salvaguardino la dignità dei cittadini".

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