San Nicolò, assalto alla banca: inseguimento, sparatoria e un bandito bloccato

AGGIORNAMENTO – I malviventi si sono recati a San Nicolò per il colpo alla banca con tre auto: un'Audi, una Golf e una Bmw. Dopo il colpo la banda è fuggita imboccando l'autostrada A1 in direzione Bologna. Ma i carabinieri di San Nicolò e Fiorenzuola non si sono arresi e si sono messi all'inseguimento delle vetture. L'auto dei militari, ad un certo punto, è riuscita anche ad affiancare una delle tre macchine riuscendo a scorgere tre occupanti con il volto coperto da passamontagna.

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L'Audi, ad un tratto, ha però svoltato uscendo al casello di Terre di Canossa. I carabinieri hanno così deciso di seguirli, ma i malviventi hanno pensato bene di imboccare di nuovo l'autostrada, questa volta contromano: la speranza dei banditi era di seminare i militari che però non si sono dati per vinti. E' iniziato così un folle inseguimento contromano da Terre di Canossa fino al casello di Modena Sud dove l'Audi ha deciso di uscire di nuovo e dove i carabinieri di Modena, insieme alla polizia, avevano già allestito un posto di blocco.

A quel punto la situazione è degenerata: l'Audi ha travolto i militari che hanno così cominciato a sparare all'indirizzo dei banditi i quali, pochi metri dopo, hanno deciso di abbandonare la vettura e fuggire per i campi. Tutti tranne uno che, sfiorato alla testa da un proiettile esploso dai carabinieri, non è riuscito a darsi alla macchia ed è stato quindi bloccato e arrestato. Si tratta di un italiano. Ferito anche un brigadiere di Fiorenzuola, urtato dall'Audi impazzita.

Nessun altro della banda è stato preso: la Bmw è stata trovata abbandonata al casello di Borgo Panigale a Bologna, mentre della Golf si sono perse le tracce. Le tre vetture non parrebbero rubate anche se le targhe erano state debitamente contraffatte. L'Audi abbandonata a Modena era stata attrezzata di tutto punto per il colpo: a bordo sono stati trovati infatti telecomandi per l'innesco dell'esplosivo, piedi di porco e addirittura una ricetrasmittente per intercettare le forze dell'ordine e restare aggiornati sulle loro mosse.

 


 

Dinamite per far esplodere il bancomat. Sempre più spregiudicati e spettacolari i colpi messi a segno dalle bande di ladri che in questo periodo più che mai si stanno accanendo contro gli sportelli automatici delle varie filiali di città e provincia che nei fine settimana vengono "caricati" di denaro contante per coprire le esigenze dei clienti nei giorni di chiusura degli uffici bancari. Clamoroso il colpo messo a segno questa notte, tra venerdì 21 e sabato 22 marzo, intorno alle 3. Nel mirino la filiale della Banca Monteparma di San Nicolò sulla via Emilia Pavese. Per far esplodere il bancomat non è stato utilizzato il solito acetilene, il gas con cui vengono saturati gli sportelli fino all'esplosione, ma a quanto pare la banda si era attrezzata con qualcosa di decisamente più potente, con ogni probabilità candelotti di dinamite piazzati nei pressi dello sportello e fatti detonare con un comando a distanza. L'esplosione è stata tanto devastante da distruggere quasi totalmente il pian terreno della filiale. Obiettivo raggiunto, comunque: il forziere con il denaro – svariate decine di migliaia di euro – è stato svuotato. Sul posto i carabinieri.