Importante operazione della polizia nella serata di ieri, mercoledì 19 marzo. Gli agenti sono intervenuti, intorno alle 18, all'angolo tra via Torta e via Gaspare Landi per una lite. Un semplice alterco per futili motivi, pare per questioni di viabilità. Tre le persone coinvolte che hanno cominciato a discutere animatamente tra grida e spintoni. Alcuni passanti, allarmati, hanno chiamato la polizia che è intervenuta per riportare alla calma i contendenti. Niente di grave, almeno fino a quando uno dei partecipanti alla rissa, un egiziano di 24 anni, M.A. le sue iniziali, si è rifiutato di fornire le proprie generalità. Gli agenti hanno subito pensato di trovarsi di fronte a un clandestino e hanno chiesto all'uomo dove abitasse. L'egiziano ha indicato un palazzo a pochi metri dal teatro della lite: a quel punto i poliziotti hanno chiesto di poter salire in casa ma l'algerino si è rifiutato ed è divenuto ancora più nervoso.
La polizia allora ha insistito e alla fine è riuscita a entrare nel condominio in questione, ma lo straniero continuava a rifiutarsi di aprire la porta dell'appartamento. A quel punto, convinti che l'uomo stesse nascondendo qualcosa, i poliziotti hanno chiamato i vigili del fuoco che sono riusciti ad aprire l'ingresso. Dopo una breve perquisizione gli agenti hanno capito il perché di tanta agitazione da parte del 24enne. All'interno della casa, infatti, era stata allestita una vera e propria centrale di spaccio: i poliziotti hanno trovato 12 panetti di hashish per un totale di 1 chilo e 300 grammi, 6,5 grammi di marijuana, un piccolo quantitativo di cocaina non ancora lavorata e una pasticca di anfetamina. Insieme agli stupefacenti erano presenti anche strumenti per il taglio e la suddivisione in dosi della droga e bilancini di precisione. In un cassetto sotto un letto, infine, circa 4mila euro in contanti, probabilmente provento di spaccio.
L'uomo è stato portato in questura dove gli è stato notificato l'arresto per spaccio di droga. Dopo maggiori approfondimenti il 24enne è risultato essere regolare e impiegato presso una ditta del piacentino, per lui solo un vecchio precedente per violazione di domicilio. Gli inquirenti sospettano che l'algerino condividesse l'appartamento con un'altra persona della quale però non è stata trovata traccia. Le indagini sono dunque ancora in corso.
"Un'operazione brillante che mostra come gli agenti, quando intervengono, vadano a fondo delle questioni e non lascino nulla di intentato" spiega il dirigente della squadra mobile della questura Salvatore Blasco. "Intervenendo per una semplice lite gli agenti hanno finito con lo smantellare un vasto giro di spaccio, questo lascia intendere come la polizia sia presente con attenzione e dedizione per le strade piacentine".