Tre ciclisti investiti da altrettante auto in soli sei giorni. Un bilancio drammatico. Il 12 marzo è rimasto ferito un uomo di 78 anni, investito lungo la strada Agazzana a Piacenza. Il 14 marzo un altro ciclista è rimasto ferito dopo essere stato urtato da una vettura lungo la statale 45 a Quarto. Ieri mattina, martedì 18 marzo, è stata la volta di un piacentino di 74 anni, urtato violentemente da un’auto in via Bertolini. Torna così d’attualità il tema della sicurezza dei ciclisti, utenti deboli della strada, quelli che, in caso di incidente, hanno più probabilità di rimanere gravemente feriti. “E’ la dimostrazione che c’è ancora tanto da fare” commenta Angelo Nani di Fiab Amo La Bici.
“Se in centro città il problema si è drasticamente ridotto perché le auto procedono a velocità ridotta, in periferia l’incolumità dei ciclisti è davvero a rischio. Abbiamo sì le piste ciclabili, ma vanno migliorate: ci sono piste lontane dalla carreggiata e quindi sicure, altre invece sono adiacenti alla strada e queste necessitano di protezioni che oggi ancora non ci sono”.
“Alle carenze strutturali si aggiunge poi il comportamento di molti automobilisti che non rispettano i limiti di velocità. Sulle strade extraurbane ci sono limiti di 80-90 km all’ora che pochissimi rispettano. Da tempo, come Fiab, lavoriamo ad una sempre più efficace sensibilizzazione sul tema. Da parte nostra possiamo solo stare più attenti, impegnarci a utilizzare sempre le piste ciclabili e renderci riconoscibili quando pedaliamo a bordo strada: da sempre invitiamo chi utilizza la bicicletta a vestirsi con casacche e divise ben visibili e a dotare il mezzo dell’opportuna illuminazione”.