“Non conoscevo Giorgio Cavaciuti, lo vidi solo una volta. I miei uomini gestivano direttamente le loro fonti confidenziali. Quella droga uscita dalla questura? Non so spiegarlo”. Quella dell’attuale capo di Gabinetto Stefano Vernelli è stata la deposizione principale nella nuova udienza del processo a carico dell'ispettore capo della Narcotici della questura Claudio Anastasio. Era infatti Vernelli il dirigente della Squadra Mobile all’epoca degli arresti dei sei poliziotti (aprile 2013) nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio portata avanti dai carabinieri del Nucleo investigativo comandanto dal capitano Rocco Papaleo. Un processo che, oggi 11 marzo, ha visto sfilare come testi anche l’ex capo della Mobile e capo di Gabinetto Girolamo Lacquaniti (con incarichi a Piacenza fino a inizio 2010, ora funzionario al dipartimento di pubblica sicurezza a Roma), i dirigenti della questura Aida Galluccio e Michele Rana, e il poliziotto Paolo Cattivelli, quest’ultimo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Rispondendo alle domande dell’avvocato di Anastasio, Piero Prociani, Vernelli ha confermato i passaggi previsti dal protocollo nei casi di sequestri di stupefacente. “La droga viene portata in questura per l’analisi col narcotest e poi affidata all’Ufficio reperti dove viene custodita in armadi blindati fino al sopraggiungere del provvedimento di distruzione dell’autorità giudiziaria”. Il tutto corredato sempre, sia quando la droga arriva in questura sia quando va allo smaltimento, da relazioni scritte.
Tuttavia Vernelli ha dichiarato di non sapere spiegare come fossero “fuoriusciti dalla questura” quei sette panetti di hascisc (700 grammi) frutto di un sequestro della Volante. Droga che, come da ordine del Tribunale, doveva essere distrutta dalla tramoggia dell'inceneritore e che invece prese la direzione dell'abitazione di Cavaciuti, noto spacciatore piacentino anch’egli coinvolto nella maxi-inchiesta dei carabinieri. Vernelli dunque ha dichiarato che non conosceva Cavaciuti né conosceva i rapporti che lo stesso aveva con i suoi uomini della Narcotici Claudio Anastasio e Paolo Bozzini.
L’ex capo della Mobile ha detto anche di essere venuto a conoscenza soltanto il giorno precedente dell’operazione con la quale si voleva sequestrare un grosso quantitativo di droga proveniente da un gruppo di sudamericani che arrivava da Parma, quello poi intercettato dai carabinieri. “I miei uomini mi dissero che si poteva fare il maxi sequestro e autorizzai l’operazione, alla quale volli partecipare direttamente per ragioni di responsabilità. Ma delle attività precedenti non sapevo nulla”. E ancora: “Quando i miei uomini prendevano l’auto di servizio non chiedevo dove andavano. Sapevo che erano in giro per fare degli appostamenti e per me questo bastava. Poi compilavano dei moduli nei quali viene inserito il percorso, ma non l’oggetto dell’attività”. Quanto alle figure dei transessuali e al presunto rilascio di permessi di soggiorno o inviti a comparire, Vernelli ha spiegato “che non ero d’accordo con il concedere questi permessi, né mi piaceva che fossero informatori. Non li consideravo affidabili”.
Il suo predecessore Lacquaniti aveva invece specificato che sui rapporti degli agenti della Narcotici con gli informatori “chiedevo relazioni scritte in busta chiusa”. Ha ricordato anche come in quegli anni, a seguito di un’indagine che coinvolse alcuni operatori di polizia intercettati mentre parlavano con informatori, “in questura fu avviata una profonda riflessione che in pratica costrinse a rivedere anche i rapporti con le fonti confidenziali. Tutti gli operatori vennero richiamati”.
Sia Galluccio, che ebbe Anastasio alle sue dipendenze, sia Rana in qualità di dirigente dell’Ufficio Personale, hanno confermato che prima dell’arresto Anastasio si era sempre distinto per professionalità e capacità, tanto da guadagnarsi spesso dei riconoscimenti. E che mai è stato oggetto di procedimenti disciplinari. Lo stesso Vernelli lo volle alla Mobile per sostituire un altro agente ritenendolo una “persona di fiducia”.
Prossime udienze il 18 e 20 marzo.