Si è riunita ieri pomeriggio, 4 marzo, presso la sede della Famiglia Piasinteina in via San Giovanni, Piacenza, la giuria del Premio di poesia dialettale Valente Faustini per valutare le poesie e i racconti presentati alla 35ª edizione del Premio di poesia dialettale piacentina Valente Faustini.
La giuria è composta da Fausto Fiorentini (presidente), Alfredo Bazzani, Andrea Bergonzi, Ester Capucciati, Francesca Chiapponi, Enrico Marcotti, Luigi Paraboschi e Pino Spiaggi. Presente anche il razdur della Famiglia Piasinteina Danilo Anelli che ha la funzione di “garante” del lavoro della giuria: non partecipando alla votazione a lui è demandato il compito di ricevere la corrispondenza dei concorrenti con gli elaborati, di predisporre le copie degli elaborati stessi per i giurati assicurando l’anonimato degli autori (le poesie ed i racconti sono indicati con il solo titolo) e di custodire l’archivio con i dati personali dei partecipanti che vengono resi noti, limitatamente ai vincitori, solo al termine dello scrutinio dei voti.
A questa edizione del Premio Faustini sono state presentate 22 poesie e 7 racconti.
Dopo che i giurati hanno pronunciato i loro giudizi, espressi in trentesimi, è risultato primo, nella sezione della poesia, il componimento “L’era la merla” di Anna Botti. La giuria l’ha premiata con la seguente motivazione: “Prendendo spunto da un periodo forte della tradizione della cultura piacentina, appunto i ‘Giorni della merla’, l’autrice dà spazio ai propri sentimenti e ai propri ricordi con equilibrio, ma anche con una spiccata partecipazione, esprimendosi con una lingua chiara e grammaticalmente apprezzabile”.
Al secondo e al terzo posto si sono classificate, nell’ordine, le poesie “Al mé paes” di Maria Teresa Moia e “La ragazza dla bancheina” di Saverio Scrivani.
La giuria ha ritenuto di segnalare anche la quarta poesia classificata, “L’adunata d’i alpein” di Enzo Boiardi, in quanto, come precisa lo stesso titolo, si riferisce all’adunata nazionale degli alpini che nel 2013, per la prima volta, si è tenuta a Piacenza ed ha posto la città al centro dell’attenzione del mondo alpino italiano.
Per la sezione “racconti” è risultato primo il componimento di Anna Botti “Una vita col sul in d’i occ’”. Questa la motivazione della giuria: “ L’autrice sintetizza, attenta ai particolari della personalità del personaggio, la figura di un piacentino attaccato alla tradizione e ricco di sentimenti. Il racconto, inoltre, rende omaggio anche a quei piacentini che si sono visti costretti a sperimentare la scelta dell’emigrazione in un Paese straniero senza dimenticare i legami con la terra d’origine che sono sempre messi in primo piano”. Al secondo posto due ex aequo: Stefania Melampo con “Al pascadur” ed Eugenio Mosconi con “Las ciamäva Pina”. La votazione per il terzo posto ha dato ancora l’esito di ex aequo con Pietro Rebecchi in “Una speina in dal cor” e Pier Luigi Carenzi con “Al biccer ad vein contra l'affront dal teimp”.
La premiazione pubblica si terrà a Palazzo Galli, Sala Panini, della Banca di Piacenza, il 22 marzo alle 16.