Psc, esordio in aula. Bisotti: “Piano che non tradisce le nostre vocazioni”

“Un piano impegnativo, che mette a fuoco le vocazioni strategiche della città. Insomma, un piano che fa i conti con la realtà, quella che ha sempre visto Piacenza essere terra di snodo, città di chiese, conventi e caserme”. Parte oggi, lunedì 10 marzo, dopo una serie infinita di sedute di commissione, il percorso di adozione dl Piano strutturale comunale, lo strumento urbanistico più importante. E l’assessore Silvio Bisotti è pronto ad affrontare l’arena del Consiglio comunale consapevole che non sarà una passeggiata, ma anche che se opposizione dovrà essere, “essa sia non sia troppo formale, ma sostanziale”. Secondo il titolare dell’Urbanistica uno è il rischio principale, nell’approccio al dibattito, che bisognerebbe non correre: “Quello di tradire le nostre identità storiche per abbracciare sogni che non ci appartengono. Oggi le possibilità di sviluppo vanno prese con le molle”.
I cardini del Psc (che è un documento di indirizzo) sono quelli ormai noti: stop al consumo di suolo, rigenerazione dell’esistente e recupero radicale del centro storico. Uno sviluppo sostenibile, insomma. Più tutta la partita delle aree demaniali e militari. “Nonostante scetticismo imperante, anche comprensibile visto che se ne parla da decenni, la consapevolezza dell’amministrazione è di un atteggiamento meno rigido del passato (alcuni strumenti approvati di recente dal governo) da parte delle autorità demaniali e della Difesa. Scorgiamo segnali di potenzialità per arrivare a un tavolo concreto. Le priorità sono 3/4.
Perite, grande spazio destinato al pubblico a cui vanno aggiunti dei servizi compatibili (palestra, ristorante e strutture legate al tempo libero); recupero di Baia San Sisto e della caserma Niccolai; rilascio alla città del Vallo e del castello Farnesiano con abbinato l’ospedale militare; Piano caricatore di piazzale Roma per risolvere la questione Borgofaxhall; una quota di Partite fuori dagli interessi di bonifica per un’immediata fruizione”.
Il Psc verrà discusso con i piani urbanistici allegati previsti dalle normative, quindi Rue, Poc (che avrà validità 5 anni), piano di zonizzazione acustico.
Oggi la prima seduta. Secondo il cronoprogramma dell’amministrazione il via libera all’adozione dovrebbe arrivare tra la fine di marzo e la prima decade di aprile. Poi scatteranno i 60 giorni per le osservazioni. “Contiamo di arrivare all’approvazione del Psc nel giro di 9 mesi, un anno”.

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