Il riconoscimento del ruolo della donna all'interno della società non passa attraverso il regalo di un fiore, ma attraverso progetti concreti di inserimento lavorativo che favoriscano in primo luogo l'autonomia economica. Questo il senso del messaggio lanciato questa mattina dai promotori del laboratorio creativo di sartoria e cucito presso l'Ipercoop Gotico.
Un progetto partito il 25 novembre scorso, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e nato dalla collaborazione delle coop. Sociali Mondo Aperto e CastelTeam sotto la supervisione di LegaCoop e con il sostegno del Comune e che ha portato alla realizzazione di un laboratorio concepito per favorire l'inserimento lavorativo e il riscatto sociale di donne svantaggiate provenienti da diversi paesi, coinvolte nella produzione di foulard e sciarpe fatte a mano. Oggetti simbolici, consegnati oggi alla cittadinanza, per ribadire l'impegno nella lotta ai soprusi e alle violenze di cui molte donne sono ancora vittime.
“Il risultato principale del progetto è certamente l'aggregazione tra le partecipanti al laboratorio– spiega Ortensia Ercoli, vicepresidente di Coop CastelTeam – provenienti da situazioni sociali molto difficoltose e che hanno trovato una realizzazione comune nella collaborazione. Sono state realizzate 200 sciarpine distribuite oggi e in altre giornate ad hoc. Abbiamo scelto la sciarpa perchè come oggetto che meglio esprime il legame tra le donne di tutto il mondo, unite oggi nel ribadire il loro no alla violenza”.
Una decina le donne coinvolte attivamente nel progetto – ricorda Luca Esposito, coordinatore del presidio locale di Coop Nord Est, che aggiunge: “Si tratta di un percorso di avvicinamento alla festa della donna attraverso un processo lavorativo che vada ad edificare la condizione della donna e garantire la parità di genere. Per questo motivo – anticipa – si è deciso di procrastinare l'iniziativa fino al 1^ maggio, data in cui i promotori, in occasione del tradizionale concerto, saranno di nuovo presenti con un apposito stand”.
Presente all'incontro odierno anche l'assessore comunale Giulia Piroli, che grande impegno ha profuso per il riconoscimento dei diritti delle donne e ha così commentato: “L'8 marzo non deve ridursi ad occasione festaiola di scambio di auguri, ma deve essere riflessione sullo stato dei diritti delle donne perchè il grado di civiltà di un paese passa da qui. Mi riferisco soprattutto alla parità salariale e alla lotta contro la violenza sulle donne, che vede il Comune di Piacenza impegnato in prima persona. Importante lavorare sull'aspetto culturale e sulle nuove generazioni. La cultura del rispetto deve essere non il frutto un nobile gesto di cavalleria, ma il naturale riconoscimento dell'identità di genere”.