Imprenditoria femminile a Piacenza: quando il lavoro si tinge di rosa

Una bella storia di imprenditoria femminile è quella che vi raccontiamo in questo 8 marzo. Si tratta del percorso che hanno fatto assieme Alice, Giovanna, Teresa e Luciana, titolari del negozio “Le mani e la Luna”, ai chiostri del Duomo.

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L’ imprenditoria “rosa” a Piacenza, come nel resto d’ Italia, è molto diffusa e tante donne decidono di aprire una propria attività, un po’ come è accaduto a queste quattro amiche che si sono conosciute quasi 30 anni fa.

“Siamo partiti da un’ esperienza di lavoro cooperativo in una comunità di accoglienza per ex tossicodipendenti – ci dice Alice – nella quale era presente questa componente lavorativa, importante per la crescita di queste persone. Quando è terminata questa esperienza abbiamo deciso di metterci in proprio. Con il passare del tempo ci siamo rese conto di avere necessità di consigli per la gestione di questa attività e in questo ci è venuta in aiuto la CNA che, ancora oggi, è fonte di informazione, di stimolo e di aiuto per una realtà, quella artigianale, solitamente maschile”.

“Le attività artigianali sono prettamente maschili – ribadisce Giovanna – e il fatto di essere donne crea più difficoltà perché si devono conciliare famiglia e lavoro ma le donne hanno risorse molto profonde e ci si riesce a organizzare e a far quadrare tutto. Essere socie ed amiche ci permette di aiutarci a vicenda: ognuna di noi tiene conto sempre delle esigenze personale delle altre perché il lavoro è certamente molto importante ma la vita familiare lo è molto di più”.

A una giovane che, come loro, volesse intraprendere un percorso di imprenditoria consigliano di ponderare la scelta anche perché qualche anno fa era molto più facile, anche a livello economico, gestire un’ attività.

“Parliamo di prodotti artigianali e quindi è molto importante la qualità: non lesinare sui materiali e sulle rifiniture perché proprio questo salva l’ artigianato e lo distingue dai prodotti industriali. Per fortuna almeno a Piacenza la gente si sta rendendo conto di questo aspetto e questo ci ha salvato dalla crisi in tutti questi anni”.

Un occhio attento anche per le riparazioni che in questi ultimi tempi, nei quali la gente è attenta ai consumi, sono tornati in voga, come il calzolaio per riparare un paio di scarpe che – fino a ieri – se si rompevano venivano buttate via. "Ecco – ci dicono – il settore delle riparazioni offre buone possibilità di lavoro" e proprio mentre le intervistiamo sono intente a riparare alcune borse. 

Infine rivolgono, per la loro festa, un augurio a tutte le donne affinchè riescano a trovare dei canali per realizzarsi anche dal punto di vista lavorativo sperando che, aggiungiamo noi, l' imprenditoria piacentina, la piccola e media impresa e l' artigianato diventino sempre più "rosa".