Poche idee ma ben confuse, purtroppo soprattutto tra i giovani piacentini. Dilaga l’ inconsapevolezza sul motivo per il quale l’ 8 marzo è la festa della donna, ma una porzione altrettanto vasta di intervistati sembra conoscerne le motivazioni, seppure nel corso degli anni siano cambiate.
E’ anche sbagliato dire che l’ 8 marzo si “festeggia” poiché alla base della ricorrenza vi è un tragico evento, accaduto nel 1911, per il quale, secondo l’immaginario collettivo, è stata istituita la giornata internazionale della donna.
In realtà però, un giorno dedicato all’ “altra metà del cielo” è stato istituito sin dal 23 febbraio 1909. Allora il partito socialista americano decise di celebrare su tutto il territorio statunitense, la prima giornata dedicata alla donna che fino al 1913 ricorreva la seconda domenica di febbraio.
In mezzo vi è il 25 marzo 1911, data in cui accadde la tragedia per la quale vengono ricordate tutte le donne: un enorme incendio divampò in una fabbrica di New York, la Triangle Shirtwast Company, un’ industria tessile che produceva camicette.
Nel rogo perirono 146 persone: la maggior parte di esse erano donne e molte di loro erano immigrate italiane o dell’ Est Europa e lavoravano, per pochi soldi, nella fabbrica sita negli ultimi tre piani di un edificio di dieci. Molte delle vittime sono decedute lanciandosi dalle finestre, nel disperato tentativo di salvarsi.
Anche in questo caso la confusione regna sovrana poiché alcune ricostruzioni storiche parlano di un incendio avvenuto l’ 8 marzo 1908 e fanno diventare la mimosa simbolo della ricorrenza perché un albero di mimose – sempre secondo la ricostruzione – fu l’ unico superstite dell' incendio.
Indipendentemente dalle date (quella ufficiale rimane comunque il 25 marzo 1911), abbiamo notato nel nostro sondaggio effettuato per le strade cittadine, che sono più che altro i giovani a non avere consapevolezza del perché si commemori questa giornata mentre gli adulti, sia uomini che donne, sanno a grandi linee perché ricorra l’ 8 marzo anche se, come ci ha detto una delle nostre intervistate, “le donne dovrebbero essere festeggiate tutti i giorni, non solo l’ 8 marzo”.