Sono state coinvolte 340 assemblee di base, con discussioni e votazioni che hanno interessato circa 6mila e 500 lavoratori e pensionati. Questi i numeri con il quale si è aperto il congresso provinciale della Cgil, che porterà domani all’elezione del nuovo segretario, affiancato da un rinnovato direttivo. Un bilancio positivo quello del segretario uscente, visto che sembra essere riuscito a pacificare – almeno in larga parte – le faide interne che avevano conosciuto l’apoteosi con l’inchiesta inerente le false tessere dello Spi Cgil. E nella sua relazione finale, Lanna si è potuto concentrare sulla situazione economica nella quale versa il paese: “La nostra organizzazione ha diverse proposte da presentare al nuovo Governo incentrate soprattutto sul tema del lavoro perchè ci troviamo in un momento molto difficile e di vera emergenza. E’ la crisi più lunga e grave dal dopoguerra ad oggi che richiede politiche di ampio respiro a livello europeo e mondiale”.
Presente, per l’occasione, anche Mirto Bassoli, segretario regionale Cgil che ha portato alcuni numeri allarmanti all’attenzione del sindacato piacentino: “In Emilia Romagna il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto percentuali record. Il 30% dei giovani è senza lavoro” ha detto, quasi a voler mettere in guardia il prossimo segretario generale che, molto probabilmente – e come annunciato da Lanna – sarà un 40enne che quindi dovrà impegnare la propria attenzione proprio verso la sua generazione.
Prima, una carrellata di foto che hanno significato le tante lotte ed i momenti significativi attraversati negli ultimi quattro anni dalla Cgil di Piacenza.
Subito dopo, una dedica a Nelson Mandela a cui è dedicata la sala congressi della Camera del Lavoro di Piacenza. Si è aperto così il diciassettesimo Congresso della Cgil di Piacenza. Platea gremita di delegati e in prima fila gli ospiti del sindacato di via XXIV Maggio. I segretari generai di Cisl, Marina Molinari e Uil, Massimiliano Borotti al presidente di Confindustria Piacenza, Emilio Bolzoni passando per il direttore di Confapi Piacenza Andrea Paparo con il presidente della piccola media industria, Camisa. I centri cooperativi e l’assessore Luigi Rabuffi del Comune di Piacenza.
CONSULTA TUTTI GLI INTERVENTI AVVENUTI DURANTE IL CONGRESSO AL LINK: http://www.cgilpiacenza.it/
Ai nostri microfoni il segretario uscente ha poi bacchettato – come aveva ricordato nella relazione – il Comune di Piacenza: “Ci era stato promesso dal sindaco un confronto sulle prospettive del mondo del lavoro, lo stiamo ancora aspettando per redigere un’agenda serrata. Serve uno scatto e coinvolgere tutte le parti sociali perché la situazione è drammatica”. Ma non ha mancato di sottolineare l'importanza dell'asse Confindustria-sindacato, dopo l'intervento alla Camera del lavoro del presidente degli industriali, Emilio Bolzoni: “Sì, perché è tornato su una considerazione giusta. Cioè la che la manifattura, per Piacenza e in generale l’impresa rilanciano l’economia, e non la rendita finanziaria. Per questo abbiamo richiamato tutti a riprendere in mano la situazione in questo senso”. Infine, ha ribadito la scelta di puntare su un 40enne come prossimo presidente generale della Cgil piacentina: "Puntiamo sui giovani, per dargli spazio e responsabilità. Dovrà rispondere politicamente alla rappresentanza di quei ragazzi e delle ragazze che hanno bisogno di una prospettiva”.