Presentato in mattinata uno degli aventi musicali più attesi del periodo. Parliamo del prossimo appuntamento della rassegna “Musiche Nuove”, relativo all’esibizione di Paul Roland all’auditorium Sant’Ilario, il 7 marzo alle 21 con ingresso rigorosamente gratuito. A illustrare l’evento in cartellone ma soprattutto la figura del musicista britannico, il critico musicale e organizzatore Max Marchini: "E’ davvero difficile scrivere di una personalità così complessa e intensa come quella di Paul Roland, cantautore, poeta, scrittore, erudito saggista. Proprio come uno degli eccentrici personaggi che popolano le sue canzoni, che si rifanno liberamente a quella parte della narrativa romantica che fiorì verso la fine del diciottesimo secolo in Inghilterra e che dominò tutto il secolo succesiv, definita letteratura gotica, Paul è una personalità schiva, singolare, colto, mai banale, intensamente romantico. Niente mostri, gore e splatter, tipici dell’orrore (che evidenzia l’oggetto delle nostre paure, spesso attraverso immagini oggettive e ributtanti), ma puro terrore, ove l’oggetto delle angosce non appare: vi è una allusione di grande gusto letterario e squisita raffinatezza. Come in Edgar Allan Poe, Montague Rhodes James o Joseph Sheridan Le Fanu, per esempio. Diafani revenant di spose ancora in abito nuziale che per secoli aspettano un vano ritorno, notte dopo notte, sulla soglia di casa, di un amore perso. Eccentrici dandy che possiedono un demone imprigionato in una bottiglia di vetro, trovato chissà dove in uno scavo in Mesopotamia. Ma a parte il gusto per il soprannaturale e il fantastico, vi è nella poetica rolandiana un amore, una malia, per l’ottocento vittoriano, che trova in descrizioni minuziose alla Thomas Hardy del primo volo di un aerostato piuttosto che nei racconti delle stranezze di una famiglia eccentrica, o a quei freak così di moda in quella società, o nell’impossibilità di trovare il sonno di un asso del triplano tornato dalla guerra , quell’introspezione metafisica, quella magia quotidiana che ha fatto apprezzare questo singolarissimo autore alla critica internazionale che più volte ha scomodato l’aggettivo “genio”. Debuttando nei primi anni ’80 sulla caleidoscopica onda del revival psichedelico, Roland vanta oggi decine di album tra i quali il recentissimo “Hexen”, uscito per l’italiana “Palace Of Worms” a dimostrare il perdurante legame di Mr. Roland con il nostro Paese, dopo i successi clamorosi degli anni ’80".