"Piacenza terra dei fumi? No grazie". E’ uno degli slogan con cui il Comitato Piacentini Per l’Aria e Legambiente hanno avviato questa mattina in via XX Settembre la raccolta firme per chiedere al sindaco di Piacenza Paolo Dosi una serie di azioni e interventi per diminuire l’inquinamento dell’aria della città e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nella sola giornata di oggi sono state raccolte oltre 300 firme ed è stata aperta la petizione per firmare in internet la lettera aperta al Sindaco Dosi al link: http://www.change.org/it/petizioni/al-sindaco-di-piacenza-responsabile-della-salute-pubblica-emergenza-inquinamento-a-piacenza-lettera-aperta-al-sindaco-per-cambiare-aria
LA LETTERA AL PRIMO CITTADINO DI PIACENZA
Gentile Sindaco Paolo Dosi,
come forse Lei saprà, nel 2013 lo IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha classificato fra i cancerogeni di “gruppo 1”, i più pericolosi, i fumi dei motori diesel, il particolato e l’inquinamento atmosferico nel suo complesso.Purtroppo è tutto quello che i piacentini respirano ogni giorno andando a scuola, in ufficio, abitando questa città bella, ma fragile dal punto di vista ambientale.Gli studi Escape e Moniter, tra gli altri, dimostrano che l’inquinamento atmosferico sta pregiudicando in modo progressivo l’aspettativa di vita sana che è un diritto di tutti, in particolare, delle nuove generazioni.
Piacenza si trova in questa difficile situazione:
– è stretta da nodi autostradali che la circondano, mentre la “A21” corre a pochi passi dal centro storico;
– alla centrale elettrica cittadina è stata rilasciata un'autorizzazione per l’incremento delle emissioni;
– l'inceneritore cittadino sta chiedendo di eliminare il vincolo di provenienza dei rifiuti speciali assimilabili da incenerire, mentre la raccolta differenziata aumenta;
– insiste su questo territorio un polo logistico di 2 milioni di mq. tra i più grandi d’Europa;
– è stata recentemente rilasciata l'autorizzazione alla Industria Cementi Giovanni Rossi spa di incremento ad incenerire plastiche e pneumatici usati fino a 60mila tonnellate/anno, divenendo – di fatto – il secondo inceneritore dentro la città.
Le evidenze fornite dagli scienziati e le prese di posizione assunte dagli organismi internazionali negli ultimi due anni, dopo la Sua elezione, non sono novità di poco conto.A Lei è affidata una responsabilità sulla salute dei suoi cittadini che dipende direttamente dalle scelte della sua amministrazione. E' un mandato che non può essere eluso, se non, violandolo.Sembra che ancora una volta questa amministrazione rinvii ai livelli regionali o nazionali, o al Sindaco che verrà, le decisioni politiche su questo tema.Quello che è stato fatto lo riconosciamo, ma è insufficiente.
Noi non siamo contro contro le aziende, ma per aziende rispettose della salute dei cittadini. Noi siamo PER aver a Piacenza un ’aria pulita, compatibile con un’esistenza lunga e sana, noi siamo PER crescere i nostri figli in un ambiente accettabile perché è dimostrato che i BAMBINI soffrono più degli adulti questa situazione.Per questi motivi il Sindaco che vogliamo e che questa città merita, deve difendere i diritti dei più deboli, dei bambini e di tutti coloro che a Piacenza non hanno la scelta di poter respirare un’aria che non fa ammalare.Vogliamo un Sindaco non rassegnato all’ineluttabilità dello stato di fatto della nostra aria, ma con il coraggio di sperimentare, innovare profondamente l’organizzazione della città in tutto ciò che può contribuire a migliorarne la qualità ambientale e a proteggere la nostra salute.
Per queste ragioni le chiediamo:
di non autorizzare la richiesta presentata da Tecnoborgo di importare rifiuti speciali extraprovinciali per il teleriscaldamento, dal momento che l'attività dell’inceneritore per gli indirizzi del piano regionale dei rifiuti, dovrebbe essere progressivamente ridotta fino alla chiusura dell’impianto prevista nel 2020.
di effettuare una verifica dello stato di applicazione del piano provinciale sulla qualità dell'aria (PPRTQA), al fine di procedere secondo gli step previsti;
di non concedere nuove autorizzazioni o modifiche di impianti esistenti fino a quando non saranno raggiunti gli obiettivi previsti dal piano sulla qualità dell'aria;
di utilizzare un parte percentuale dei dividendi che il Comune di Piacenza incassa da Iren per azioni di risanamento della qualità dell'aria;
di dare vita ad un osservatorio epidemiologico permanente sui rischi da esposizione agli inquinanti atmosferici ed ambientali con lo scopo di monitorare l'incidenza dell'inquinamento sulla salute dei cittadini;
di inviare in conferenza dei servizi, per autorizzazioni in materia ambientale, incaricati che siano stati specificatamente delegati con apposita delibera di giunta e consentire ai cittadini di partecipare, come uditori;
di applicare misure emergenziali di blocco del traffico in caso di sforamenti continuativi per 4 giorni consecutivi;
di incentivare la mobilità sostenibile e disincentivare il traffico veicolare in città, migliorando il trasporto pubblico, le aree pedonali, le aree di rispetto intorno a Scuole e Ospedali, le piste ciclabili in sicurezza.
di rivedere al più presto il piano del traffico e del trasporto pubblico in radicale chiave antismog, che abbia come obiettivo prioritario la riduzione dell’inquinamento e la tutela della salute dei cittadini.