Da Biffi Arte, dal 1-30 marzo 2014 è in programma la mostra di Riccardo Bagnoli, Federica Perazzoli.
Marc Chagall, il pittore-poeta, ha detto: “Tutto il nostro mondo interiore è realtà, forse anche più reale del mondo apparente”.
Il mondo interiore di Riccardo Bagnoli e Federica Perazzoli è manifestato nel dialogo costante tra uomo e natura. Tra reale e irreale. Ed è in questa catarsi continua che sta la chiave di volta che regge l’architettura estetica di questi due artisti. Che si tratti del paesaggio malinconico, sospeso, della pittura di Federica Perazzoli, o delle montagne infinite e poetiche delle fotografie di Riccardo Bagnoli, ciò che conta davvero è quel momento inatteso che porta con sé cambiamento, paura, speranza. Ma anche abbandono. E così l’abbandono diventa senso di libertà e di affidamento. Verso la natura che ci contiene, sovrasta, protegge. In ogni paesaggio un’eco lontana di un mondo ancora tutto da trovare, da cui rifuggire, ma che inevitabilmente attrae chi l’osserva. L’abbandono è anche il vuoto, quella solitudine che si trasforma in ricerca, in una stanza senza pareti, fatta solo di alberi e cielo. Dove il silenzio è il custode dell’interiorità, e ci pone sul piano dell’essere. Così Riccardo Bagnoli e Federica Perazzoli ricercano nella natura la culla dei loro pensieri, dove l’arte è condizione necessaria, e imprescindibile, alla vita stessa.
DANIELE INNAMORATO 15-30 marzo 2014
ACCARTOCCIATI _ CRUMPLED UP
Già nel 1992 Daniele Innamorato ha sperimentato in camera oscura usando e dosando la luce come fosse colore sulla tavolozza. Una passione istintiva per quella che appare materia impalpabile, e pur capace di creare immagini solide.
Quei primi lavori, lasciati lì in un cassetto della memoria, sono riaffiorati a distanza di 20 anni in modo quasi inconsapevole.
E oggi, Innamorato presenta una ricerca emozionante e approfondita sulla percezione visiva. Sulla luce. Sui giochi d’ombre che creano una profondità illusoria. Su una superficie che si dimostra piatta prendono vita figure tridimensionali, come fossero vette di montagne innevate.