Bologna e il suo Paladozza sono per il Basket come Milano e San Siro per il calcio. Una città che vive di basket ogni ora della sua giornata e che ha nel suo palazzetto in centro il luogo ideale per vivere le proprie passioni, insomma un riferimento importante per tutto il mondo della palla a spicchi. Da una parte una Società (quella bolognese) che ha scritto parte della storia del basket italiano passando da un fallimento ma con la costante del tifo (più di tremila gli abbonati) dall’altra una società (quella del presidente Beccari) giovane, in crescita che con umiltà massima vuole approfittare di questi “contatti” per costruirsi quell’esperienza che potrà servire nell’obiettivo di scalare le tappe con grande velocità. Questa è l’atmosfera che troverà domenica (palla a due ore 18.00) la Pallacanestro piacentina in una gara destinata a ripetersi anche nella fase ad orologio e probabilmente anche nei play off. La classifica e la logica dicono che la Fortitudo in caso di vittoria blinderebbe il secondo posto in regular season portandosi a + 6 in classifica e con l’aggiunta del doppio confronto diretto favorevole (più 9 a Piacenza), mentre Piacenza vincendo si porterebbe a soli due punti dalla rivale in attesa di poterle “soffiare” la seconda piazza dietro quella Tortona che ora appare insuperabile. Nella gara di andata Bologna vinse di nove dopo essere andata sotto di undici punti, ma il suo ultimo quarto fu decisamente perfetto e Piacenza non riuscì a ribattere. Era una Piacenza diversa ancora senza Gasparin e con un Rombaldoni non ancora al meglio dopo il lungo infortunio muscolare. La musica ora è cambiata Piacenza viene da una sola sconfitta nelle ultime undici partite e la squadra sembra aver raggiunto quella consapevolezza che solo le vittorie sanno dare. Una partita che si vince partendo da una super difesa e da una capacità di correre ed aprire il campo che Piacenza ha nelle sue corde. Andare allo scontro fisico con l’armata bolognese sarebbe come fare harakiri anticipato. Ma questa è anche la partita di due ex molto amati dalla Fossa dei Leoni (storico gruppo dei tifosi bolognesi) Rodolfo Rombaldoni e Mauro Bonaiuti. Due ex con un percorso diverso, Rodolfo ha conquistato l’ultimo scudetto della Fortitudo, mentre Mauro è un prodotto del settore giovanile fortitudino per cui per loro la partita non sarà assolutamente come tutte le altre. In settimana lo staff biancorosso ha cercato di recuperare un giocatore importante come Alessandro Garofalo fermo da due settimane per un problema muscolare, la sua qualità fisica potrebbe essere molto importante e dare anche minuti preziosi di riposo a tutti gli altri senior. Ma è un’altra partita delle prime volte per Piacenza, perché mai in passato la Bakery era stata seguita da due pullman che scenderanno la via emilia per tifare biancorosso. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere una grande domenica di sport, in cui Davide Piacenza (dal punto di vista della storia) ha tutte le possibilità per fare lo sgambetto a Golia Bologna. Ed ora spazio al campo per una partita che, comunque finisca, entrerà di fatto nella storia della Pallacanestro Piacentina.