Fiva Unione Commercianti, la categoria che riunisce gli ambulanti, critica duramente la decisione della giunta comunale di alzare le tariffe per l’occupazione di suolo pubblico, il cosiddetto plateatico.
“Così non va – esordisce il Presidente degli Ambulanti iscritti alla Fiva Unione Commercianti Angelo Grassi – l'Amministrazione comunale di Piacenza ha assolutamente errato nei tempi. Non era il momento – prosegue il Presidente – di procedere con questi aumenti. Capisco quanto affermato dall'Assessore, ovvero che questi adeguamenti arrivano dopo anni, tuttavia in queste difficili condizioni economiche, che portano alcuni di noi a non avere liquidità sufficiente per far fronte a fine mese a tutte le spese, anche questi leggeri aumenti – come qualcuno superficialmente li ha definiti – possono fare la differenza”.
“Mi domando – prosegue il Grassi- come mai pur essendo considerati uno strumento prezioso per la rivitalizzazione della nostra città ci si colpisca in questo modo? Siamo da tutti considerati uno strumento indispensabile per permettere di attrarre gente in centro o uno strumento in grado di dare un servizio in aree più periferiche della città (Besurica, Farnesiana) eppure subiamo questo. Vogliono che si resti in vita o che si decida, per chi può, di cedere e cambiare l'attività lasciando un vuoto? Cali delle vendite, venditori abusivi, soggetti non in regola, pur tra mille difficoltà ogni giorno cerchiamo di garantire alla nostra clientela un servizio ed un prodotto di qualità ma l’aumento degli oneri rischia di far chiudere le nostre imprese ormai sull’orlo del collasso causa certamente anche del calo dei consumi ed di una tassazione veramente soffocante”.
“Chiediamo che l'Amministrazione riveda questa sua decisione e torni ad applicare le tariffe precedenti. In alternativa – concluse il Presidente Grassi – si potrebbe anche pensare di ripristinare il sistema della compensazione dei mercati non effettuati nel corso dell’anno; l’Amministrazione potrebbe cioè decidere di azzerare l’aumento del costo del plateatico tramite la compensazione delle somme da noi versate per i mercanti poi non effettuati in quanto soppressi dalla Amministrazione per feste o celebrazioni varie”.