“Le telecamere sono un discorso a posteriori, bisogna prevenire. Sono anni che si dice che in zona stazione si farà qualcosa e poi capitano certi cose. Specialmente nella zona di via dei Pisoni c’è una “fauna” non meglio identificata che prospera e che non si sa bene cosa fa. E se un fatto come quello avvenuto domenica sera accadesse alla moglie di un assessore? Forse è bene che il Comune si affretti a intervenire”. La presa di posizione, piuttosto provocatoria, è di Ettore Fittavolini, presidente dell’Associazione Pendolari. Il quale, dopo la tentata violenza in viale Sant’Ambrogio di domenica sera e la promessa del sindaco di più illuminazione e sorveglianza, individua nell’area del parcheggio di via dei Pisoni quella più pericolosa sul fronte della sicurezza. “Sono anni che chiediamo queste cose. Ci dovevano già essere quando c’è stata l’inaugurazione del piazzale della Stazione. I vigili non si sono mai visti. Il grosso problema non è viale Sant’Ambrogio, ma la parte di via dei Pisoni dove il parcheggio non è illuminato. I lampioni sono spenti da una vita perché se il Comune non paga. Il parcheggio risulta desolatamente alla mercé di chiunque con l’aggravante che tutti sono costretti a passare dietro il capannone bici che però chiude alle 9. Lascio immaginare come sono contente le donne che hanno la vettura lì e tralascio le condizioni della strada, è uno schifo. Bisogna intervenire in via dei Pisoni, che va illuminata e sistemata. Piantiamola poi con la barzelletta delle sicurezza. Le telecamere sono un discorso a posteriori, bisogna prevenire. C’è un continuo bivacco di persone non meglio identificate che lì prospera. E se succedesse alla moglie di un assessore”.