Consiglio comunale che parte in sordina con le comunicazioni dedicate alla situazione nazionale, ma che si scalda poi con l'intervento del consigliere leghista Massimo Polledri sul tema del 118. E' di qualche giorno fa l'accordo siglato in Regione che prevede lo spostamento della centrale operativa a Parma per quanto riguarda le telefonate di emergenza ma garantisce la permanenza della centrale piacentina al suo posto e soprattutto, a quanto pare, la continuità dei servizi, dei protocolli e della governance dell'emergenza. Un accordo che Polledri, così come già il presidente della Provincia Trespidi nei giorni scorsi, non vede come un successo del quale esultare perché di fatto la gestione delle chiamate passerà a Parma. Ma non è su questo punto che insiste. «La questione che voglio sottolineare è un'altra – dice – il Consiglio comunale non conta niente, questo è un dato di fatto evidente e clamoroso. Oggi doveva esserci una seduta sul tema del 118 alla presenza dell'assessore regionale, che stiamo aspettando da novembre e che non si è degnato della benché minima risposta». Polledri parla di «dignità calpestata» con riferimento al Consiglio e ciò «per colpa dell'ignavia del presidente del consiglio stesso che non è stato in grado preservarla opponendosi allo schiaffo istituzionale da parte di un assessore regionale che nemmeno si degna di rispondere su un tema di così grande rilevanza, visto che stiamo parlando di emergenze sanitarie e quindi di salute delle persone».
Gli interventi dei consiglieri e del sindaco
Il Consiglio comunale si è aperto con una serie di comunicazioni sulla situazione politica nazionale, con in testa Renzi alla presidenza del Consiglio dei ministri, e con i complimenti di Marco Tassi e Lucia Girometta (Pdl) all'assessore all'Ambiente Luigi Rabuffi per aver considerato le dimissioni (annunciata a Piacenza24 mercoledì scorso) dalla Giunta comunale per motivi di incompatibilità su scelte importanti come quelle relative alla gestione dell'acqua pubblica; tema sul quale Rabuffi, espressione di Rifondazione comunista da sempre pro gestione totalmente pubblica, ha opinioni in contrasto con quelle della sua maggioranza, che invece è per una gestione mista pubblico-privato. Complimenti che hanno generato qualche imbarazzo nella sala consigliare ma che non sono stati commentati; almeno pubblicamente.
Tommaso Foti di Fratelli d'Italia e poi Carlo Pallavicini (Prc) hanno riportato l'attenzione su un altro dei temi caldi di questo periodo: i vari progetti di riqualificazione urbana. Foti ha parlato del megaprogetto del Corso di cui tanto si è parlato e che porterebbe a stravolgere la viabilità nella zona. Un progetto sul quale è aperto il confronto con i cittadini e che comunque pare gradito alle varie forze politiche. La sottolineatura di Foti ha riguardato via Venturini che verrebbe caricata di un traffico insostenibile per come è fatta la strada quando, a suo dire, ci sarebbero altre soluzioni. Resta poi la questione di forma, ma che diventa sostanziale: il Piano del traffico è tale da troppo tempo e prima di fare qualsiasi cosa va modificato, aggiornato. Pallavicini parla invece delle periferie partendo dalla riqualificazione di viale Dante: è sulle periferie che il Comune dovrebbe investire, più ancora che sul centro che forse non ne ha così bisogno. Ben vengano i lavori di via Dante, dunque.
Giglielmo Zucconi (Misto) ha spostato l'attenzione sulla Cesi, azienda chimica che occupa una sessantina di persone e che in questo periodo pare che non navighi in ottime acque. Eppure, dice Zucconi, «si legge che i lavoratori della Cesi devono stare tranquilli». L'appello di Zucconi è che si muova il Comune perché venga tutelata un'eccellenza piacentina.
Stefano Borotti (Pd) parla del 118 e dell'accordo che ha definito «frutto della volontà della comunità piacentina». Un accordo che secondo Borotti non va sminuito proprio perché è frutto dell'impegno delle associazioni e dei cittadini: «Sono state le stesse associazioni a sottoscriverlo e a rilasciare dichiarazioni di soddisfazione». Questo accordo, sostiene Borotti, contribuirà a rendere più efficace il soccorso: l'area vasta, se ben gestita, farà in modo che si salvino più vite umane. Ecco perché non va strumentalizzato ma va visto nella giusta luce.
Filiberto Putzu ha preso la parola per comunicare ufficialmente la sua adesione (già anticipata da Piacenza24.com) al nuovo soggetto Forza Italia. «Decisione maturata – ha detto – alla luce delle mutate condizioni politiche nazionali e locali».
Roberto Colla (Moderati) ha iniziato il suo intervento parlando di Rabuffi con ampie attestazioni di stima: «Ci ripensi, non si dimetta e resti in Giunta». Ha poi parlato dei Vigili urbani: «C'è tanta confusione, disorientamento e malumore – ha detto – Tanti agenti lavorano ma lo fanno senza l'entusiasmo che un corpo come quello della Polizia municipale dovrebbe avere; forse è per la mancanza di un timone che sia sul pezzo. Non me ne voglia la dottoressa Renza Malchiodi, persona preparatissima – ha sottolineato Colla – ma ha troppi incarichi. Non ce la fa a fare tutto (l'ha detto in dialetto, ndr). Che si faccia un concorso. So che c'è anche la questione del risparmio, ma è un settore troppo delicato».
Al termine delle comunicazioni ha preso la parola il sindaco Paolo Dosi: «Per quanto riguarda l'episodio di cronaca di cui si parla nelle ultime ore (e cioè il tentato stupro nel sottopassaggio della stazione, ndr), «noi possiamo intervenire – dice il sindaco – sulle aree di nostra proprietà. E lo dico perché in quella zona molte aree sono di proprietà privata e di conseguenza non abbiamo possibilità di intervento. Stiamo lavorando per trovare una soluzione. Si sta inoltre per concretizzare il progetto che prevede l'installazione di telecamere: non saranno interventi decisivi ma senz'altro utili per dissuadere certi episodi».