Lega Nord, fiaccolata per la sicurezza nelle vie del Centro

“No allo ius soli. Lavoro prima ai nostri giovani. Meno soldi agli immigrati più soldi ai piacentini”. Sono questi gli striscioni che accompagnano la fiaccolata dei manifestanti della Lega Nord per le strade del centro. Almeno un centinaio i presenti che hanno attraversato le zone calde della città teatro di episodi di violenza, da via Roma a via Colombo passando per via Pozzo. Una manifestazione pacifica e dai toni pacati che guarda con preoccupazione anche alle ultime novità in ambito giuridico e politico a partire dal decreto svuotacarcri e all'abolizione della legge Giovanardi Fini, le cui conseguenze – spiega il segretario regionale Fabio Rainieri – saranno devastanti con la messa in liberta complessiva di circa 50mila detenuti".

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Tappa finale obbligata in via Colombo con i manifestanti che hanno simbolicamente (come documentato in foto) dato le spalle al bar Baraonda, teatro lo scorso settembre dell'assassinio di un cittadino albanese da parte di un connazionale. Molto variegate le risposte dei residenti e commercianti che hanno assistito alla sfilata dei manifestanti. Tra i tanti sguardi perplessi che testimoniano una conoscenza incerta sul tema dello ius soli, emergono le considerazioni di alcuni commercianti che si esprimono a favore dell'iniziativa o quantomeno della regolamentazione dei flussi migratori in entrata, ma anche di altri che invece trovano del tutto ragionevole io diritto alla cittadinanza per chi è nato e risiede in territorio italiano.

“La gente non ne può più dell'immigrazione selvaggia che conduce ad un aumento dei reati– ha concluso il segretario provinciale Pietro Pisani. Benvenuti gli stranieri in regola che bussano alle nostre porte e verranno accolti, ma quelli che attraversano i confini senza permesso devono essere respinti con fermezza, ed espulsi se necessario”.

Al termine dell'iniziativa, cena con il segretario federale Matteo Salvini, che si aggregherà ai militanti presso la trattoria La Saracca.