Castelvetro, Monticelli e Caorso: regole condivise per i trasporti verso l’ospedale di Cremona. Gli amministratori dei tre enti della Bassa Piacentina hanno concordato con i dirigenti Ausl i principi per gestire le eventuali richieste di spostamenti dei pazienti soccorsi dalla rete dell’Emergenza urgenza verso il capoluogo lombardo. La particolare posizione di quei territori, così vicini all’ospedale di Cremona, ha richiesto una valutazione e individuazione delle situazioni di trasporto alternative ai presidi e Pronto soccorso di Piacenza e Fiorenzuola.
All’incontro hanno partecipato il direttore del distretto di Levante Rossana Ferrante, i sindaci Michele Sfriso (Monticelli) e Luca Quintavalla (Castelvetro), nonché l’assessore di Caorso Andrea Burgazzi. Il confronto si è svolto nella sede della Pubblica Assistenza di Monticelli, rappresentata al tavolo dal presidente Paolo Targon.
La procedura concordata riguarda gli interventi dei mezzi di soccorso rivolti ai cittadini dei tre Comuni, per garantire una sempre maggior appropriatezza dei soccorsi e sicurezza dei pazienti che attivano la chiamata alla centrale 118 di Piacenza.
Il sistema in essere è stato illustrato da Enrica Rossi, direttore dell’Emergenza territoriale 118 dell’Ausl di Piacenza, affiancata dal coordinatore Stefano Nani e dalla responsabile assistenziale del dipartimento di Emergenza Urgenza Cristina Colonna.
Per quanto riguarda il territorio di Castelvetro, che confina direttamente con Cremona, città sede di un ospedale di valenza provinciale e con un dipartimento Emergenza urgenza di II livello, si registra di frequente la richiesta dei pazienti di essere trasportati in quella sede anziché a Piacenza o Fiorenzuola. Al tavolo si è convenuto che tali istanze possano sempre essere accolte dagli operatori del soccorso: in questi casi sarà la centrale operativa 118 ad allertare direttamente il Pronto soccorso di Cremona per garantire al paziente un’adeguata presa in carico all’ arrivo.
Per quanto riguarda invece i territori di Monticelli e Caorso, si ritiene invece indicato il trasporto a Cremona solo nei casi in cui la richiesta arrivi direttamente dal paziente o dai parenti per necessità di continuità terapeutica. È infatti frequente che i cittadini di quelle aree geografiche siano già seguiti nel capoluogo lombardo a fronte di precedenti ricoveri o di prestazioni ambulatoriali.
In tutti gli altri casi, e in modo particolare quando l’intervento viene effettuato da mezzi della centrale operativa 118, i pazienti saranno trasportati al Pronto soccorso di Fiorenzuola o Piacenza, secondo i criteri già in uso nella nostra provincia: il riferimento è soprattutto alle chiamate per infarto miocardico, ictus e trauma grave. I percorsi attivati dall’Ausl di Piacenza prevedono tra l’altro la teletrasmissione dei parametri clinici e cardiologici direttamente dall’ambulanza: in questo modo è possibile garantire – oltre alla tempistica di ricovero – l’attivazione di particolari procedure organizzative e cliniche conseguenti alla diagnosi.
Al termine dell’incontro gli amministratori hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto.