Spandimento liquami e maltempo, Confagricoltura chiede la deroga

Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno messo a dura prova gli stoccaggi dei reflui zootecnici. In virtù delle particolari condizioni meteo attese nei prossimi giorni, Confagricoltura Piacenza chiede che venga concessa una deroga al divieto di spandimento.

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“Le previsioni meteo sono favorevoli – commenta Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza –  in considerazione dell’alta pressione e delle temperature al di sopra della norma attese nel breve periodo si stanno ricreando le condizioni ideali nei suoli affinché i medesimi possano ricevere efficacemente le concimazioni organiche. Chiediamo – prosegue Chiesa – che vengano assunte, con la massima urgenza, tutte le iniziative finalizzate a sospendere l'efficacia del divieto di spandimento dei liquami, anche nelle zone vulnerabili ai nitrati, nel rispetto delle prescrizioni di legge e dell'ambiente”. Confagricoltura richiede inoltre da tempo la revisione della direttiva nitrati, che risale ormai ad oltre 20 anni fa, auspicando che venga concluso al più presto lo studio di verifica ed aggiornamento delle zone vulnerabili ai nitrati.

“L’apporto delle sostanze azotate – prosegue Chiesa –  non è da ritenersi inquinante, se effettuato correttamente, anzi, è un contributo fondamentale alla conservazione della fertilità organica dei suoli. Ciò che la norma ad oggi non annovera, invece, è l’inquinamento delle cause civili, mettendo sul banco degli imputati solo la zootecnia. La norma, in generale, va ripensata ed aggiornata perché, anche in vista del dopo quote, rischia di frenare e danneggiare un settore che le ricerche hanno mostrato essere sostenibile e che da solo, nella nostra provincia vale oltre la metà della produzione lorda vendibile. Non procedere ora allo spandimento – conclude Chiesa – potrebbe inoltre generare, infine, un pregiudizio sulla concentrazione di sostanza organica nel terreno incrementando la necessità di ricorrere alla fertilizzazione chimica sostitutiva con oneri economici per le aziende ed ambientali per il terreno.”