Sabato 22 febbraio alle 21 e 15 al Cantiere Simone Weil, va in scena "Verbigerazione", spettacolo di improvvisazione, di e con Giorgio Fabbris.
GIORGIO FABBRIS (1946)
frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti a Venezia.
Insegna al Liceo Artistico “U.Boccioni” di Valdagno (VI).
Partecipa a numerose mostre personali e collettive e a varie manifestazioni culturali, all’inizio come pittore e poi in qualità di artista nel senso più ampio del termine.
Le manifestazioni più importanti:
– personale alla Galleria “L’Elefante” a Venezia, con presentazione di Paolo Gioli;
– personale alla “Galerie im Zimmertheater” di Tubingen (Germania), con presentazione di Emilio Vedova (1969);
– invito di Umbro Apollonio alla 35^ Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, settore “Proposte per un’esperienza sperimentale”;
– invito alla “Maison de la Coulture” di Rennes (Francia), con l’artista Giorgio Spiller (conferenze ed esposizione);
– è presente alla rassegna artistica “Contemporanea”, a Villa Borghese a Roma (1973/74);
– presenza alla Biennale di Venezia (1975) – sezione Laboratorio internazionale per la ristrutturazione dell’area “Mulini Stuky”.
Presenta molteplici “azioni” in varie città col suo gruppo “CAMERA-VUOTA”.
Anima laboratori di pittura in vari manicomi e cura le relative mostre di Art Brut.
Come verbigeratore è presente:
– al Teatro OUT-OFF di Milano nelle stagioni 1987, 1988 e 1989 con 14 verbigerazioni;
– al Festival “Santarcangelo dei Teatri” nel 1989 con 2 verbigerazioni;
– al Festival di Volterra e Pontedera nel 1992, nella rassegna “I popoli virtuali”, con 2 verbigerazioni;
– a Pescara nell’ambito di “Studija: pensieri e Teatro”, nel 1993 con una verbigerazione su J.Lenz;
– a numerose altre rassegne artistico-teatrali a: Cagliari, Napoli, Verona, Bergamo, …
In qualità di regista è invitato al XXI Festival di Santarcangelo (1991) con “Duchamp-Basaglia”, spettacolo teatrale che poi porta a Milano, Torino e Vicenza.
Nel 1992, all’”OTTOMAT” di Montecchio Maggiore presenta il II^ studio sul “Grand Verre” di Duchamp.
A Bologna, presso “Teatri di Vita”, nel 1993 presenta il III^ studio sul “Grand Verre”.
A Milano, presso la Fondazione “MUDIMA”, nel 1993 presenta la performance “Unica Zurn”.
A Vicenza, al teatro Astra, nel 1994 completa lo studio su “Unica Zurn” con una performance teatrale con 7 elementi in azione.
Nel 1995 e 1996 è presente con relazioni e verbigerazioni a Bertinoro e Longiano alla I^ e II^ edizione della rassegna “Ricerca e sperimentazione nella poetica di fine millennio – Altra Musica/Altri Canti”.
Nel 1996 partecipa, per il Teatro OUT OFF di Milano, a “UltraScena – Un salto nel teatro del futuro” presso la Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, con una verbigerazione su A.Artaud.
Nel 1997 inizia le verbigerazioni dedicate alla “follia” del Nazismo con “Le parole” (da Vercors), nella rassegna “Viandanti” presso l’Osteria del Montesino a Bologna.
Nel 1998, presso la Comunità Ebraica di Verona, all’interno della rassegna in ricordo di Primo Levi “Il racconto della catastrofe”, presenta la verbigerazione “Lager: l’arte del male”.
A Milano, presso il teatro OUT OFF, nel maggio 1998 presenta “Tra Orfeo e Morfeo”, due verbigerazioni sul ’68.
A Vicenza, al teatro Astra nell’ambito di “Contaminazioni 4” (1999), presenta una verbigerazione su Gino Rossi.
Partecipa, nel 1999, a “Guerra e pace – Artisti per la pace”, a Marano Vic.no, con una verbigerazione su “Guernica”.
Nel 1999 inizia un laboratorio teatrale con i pazienti del “S.Felice” – Dipartimento di Psichiatria di Vicenza.
A Vicenza, nell’ambito della mostra “Futurismo”, presenta una verbigerazione su U.Boccioni (marzo 2000).
A Vicenza, nell'ambito della rassegna "Memoria resistente" presenta la verbigerazione "Resistenza … in bocca" dedicata alla lotta partigiana (maggio 2000).
A Roma, in occasione del Giubileo presso Expo Missio, dedica una verbigerazione all'opera di Maffeo d'Arcole dal titolo "Barboni, ultimi tragici" (giugno 2000).
A Vicenza, al teatro Astra, quale ideatore e regista presenta lo spettacolo "Marcel Duchamp – Tragedia dell'arte" (maggio 2000).
G.Bartolucci, Lorenzo e Achille Magno gli dedicano un saggio nel volume “Per un teatro analitico esistenziale” ed. Studio Forma (1980).
E’ presente nel “Patalogo” di Franco Quadri (1979).
E’ uno degli artisti cui è dedicato il volume “Arte immateriale Arte vivente” ed. Essegi (1994), curato da Roberto Barbanti.