Le interazioni sessuali tra adulti e adolescenti risultano "accettabili, sempre o a volte, siano virtuali o fisiche per il 42%" degli emiliano-romagnoli". Lo afferma una indagine Ipsos per 'Save the Children'. Nel dettaglio la relazione è ritenuta accettabile sempre dal 15% mentre un 27% la ritiene accettabile ad alcune condizioni. Il 31% degli adulti ha, tra i propri contatti web, adolescenti che non conosce di persona e 1 su 10 attribuisce la responsabilità del contatto agli adolescenti.
Nel dettaglio, spiega una nota, "l'interrelazione sessuale tra un minore e un adulto è ritenuta accettabile sempre da circa un emiliano-romagnolo su 6 (15%), cui si aggiunge un ulteriore 27%, uno dei valori più alti in Italia e nettamente superiore alla media nazionale del 18%, che la ritiene accattabile ad alcune condizioni". Secondo i dati del sondaggio, ancora, "sono molti coloro che si affacciano alla Rete per colmare un importante vuoto relazionale e affettivo della vita reale: il 19% degli emiliano-romagnoli afferma di utilizzare il Web, soprattutto i social network, per conoscere persone disponibili a fare amicizia o ad intrattenere un rapporto di affetto o amore. Il 31% degli adulti ha tra i propri contatti adolescenti che non conosce personalmente (+9% rispetto alla media nazionale) e l'84% degli emiliani pensa che le interazioni sessuali tra adulti e adolescenti siano diffuse e trovino in Internet il principale strumento per iniziare e sviluppare la relazione, che può sfociare nell'incontro fisico. Un emiliano su 10 – infine – attribuisce la responsabilità dell'iniziativa di contatto agli adolescenti".
Tra i diversi dati emersi dal sondaggio, ancora, i ragazzi emiliano-romagnoli di oggi "sono considerati dagli italiani più disinvolti nell'approccio con gli adulti (43%), e sessualmente più precoci (44%), ma comunque impreparati nel gestire una relazione sessuale con una persona matura (35%). Per contro, per 4 intervistati su 100, la relazione sessuale con un adulto potrebbe addirittura essere formativa per il minore". Tuttavia, viene osservato, "la consapevolezza e la parziale accettazione delle relazioni di natura sessuale tra adulti e minori, tuttavia, non esclude il giudizio sugli adulti che intraprendono relazioni di natura sessuale con adolescenti, ritenuti irresponsabili dal 62% degli intervistati o emotivamente immaturi (38%)". A giudizio degli intervistati, "l'incontro sessuale tra giovani e adulti a partire dalla Rete è un fenomeno diffuso (lo pensa l'84%), facilitato anche dalla scarsa selettività degli adolescenti nel concedere l'amicizia a sconosciuti, che pone i ragazzi di fronte al pericolo di entrare in contatto con persone dalle cattive intenzioni (57%)". In generale, prevale un atteggiamento di "condanna nei confronti di un incontro di tipo sessuale tra i due mondi (58%), forse perché si teme che dietro si possa celare un 'disturbo di personalità' della persona adulta (41%), una vera e propria malattia (38%), la necessità di stabilire un rapporto di potere e di dominanza con una persona più debole (33%) per far fronte alle proprie insicurezze, o l'incapacità di gestire un rapporto con un pari (27%)". Analizzando le ragioni che spingono un adulto ad intrecciare una relazione, virtuale o reale, con un adolescente, spiccano "la ricerca delle propria giovinezza (10%), la novità dell'esperienza (7%), il puro piacere di stare con una persona giovane e piena di vita (1%), semplice curiosità (1%), o anche l'innamoramento (6%). C'è poi un segmento di adulti abbastanza significativo (2%) – chiosa la nota – che giustifica in ogni caso questo tipo di interazione, spostando la responsabilità fuori dall'adulto perché inconsapevole dell'età reale(2%)"