Convegno del Copra Elior, Moretti: “Lo sport prepara alla vita”

Sport e aziende. Leadership e scuola di vita. Si è svolta a Palazzo Galli l’ottava edizione dello sponsor meeting organizzato dal Copra Elior. Tema dell’incontro “Le quattro frecce dello sport”. Al convegno (moderato da Nicola Gobbi), oltre al padrone di casa, il presidente del Copra Elior, Guido Molinaroli, e al vicecapogruppo del Pd alla Camera, Paola De Micheli, era presente anche l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti. Che, prima dell’inizio del convegno, ha parlato della situazione dei pendolari piacentini. “La questione dei pendolari – ha detto Moretti – non la gestiamo noi direttamente. Sono cose che vengono organizzate dalle regioni e noi eseguiamo queste cose. Piacenza ha una grande vocazione merci e ora stiamo lavorando trovare altre opportunità”. Poi, sullo sport: “Lo sport insegna come vincere la fatica, come essere dinamici, disciplinati e come sapersi controllare. Sono le stesse cose che accadono in una azienda che organizza servizi complicati come la nostra, e che dalla cultura sportiva deve trarre insegnamento”.
Via al convegno, con tutti i giocatori del Copra presenti in platea e col presidente del gruppo Elior, Lino Volpe, che ha preso la parola per primo. “In un’azienda ci sono gli stessi valori che esistono nello sport: vincere insieme, aiutare i compagni di squadra, tutte cose che fanno la differenza tra un’azienda che va bene e una che va male. Il gruppo Elior funziona proprio come una squadra: c’è un allenatore, c’è un capitano e ci sono i giocatori. Chi sgarra va prima in panchina e poi viene messo fuori rosa. Ecco il gruppo Elior magari non sarà così vincente come il Copra, ma fa la sua parte”.
“I grandi popoli della storia che hanno fondato le basi della democrazia e del diritto – ha spiegato De Micheli dopo aver ricordato i suoi trascorsi pallavolistici – facevano sport. Lo sport era un tutt’uno con la gestione delle istituzioni e con l’attività fisica. L’idea dello sport riprende corpo come un punto centrale dell’educazione, nella cultura e nella vita. E questo valore sportivo cresce di giorno in giorno anche grazie agli sport minori che riescono a fare un investimento sui giovani e che si collega con la scuola. A Piacenza le istituzioni hanno investito, hanno riconosciuto il ruolo di attrazione che hanno società come il Copra Volley e la costruzione di settori giovanili importanti. Il primo approccio con lo sport è quello con la scuola”.
“Piacenza – ha proseguito Moretti dopo aver raccontato di essere stato atleta e maestro di pattinaggio – è un’isola felice. Provate ad andare al Sud e vedrete che dal punto di vista sportivo è molto diversa. Se ci pensate, la parola campione vuol dire esempio. Esempio di comportamento di vita da dare agli altri. Lo sport è anche sacrificio, certo, e fatica negli allenamenti. Poi, quando la competizione inizia, entra in gioco la tenacia, e lì devi avere il coraggio di osare quando vedi che l’avversario ha gli occhi vuoti. Ecco, tutto questo è utile nella vita di tutti i giorni. Lo sport è preparazione alla vita da ogni punto di vista. Di più. È la più grande attività che ti prepara alla vita”.
Poi s’è accesa la spia del microfono di Molinaroli. “Il mio curriculum è molto semplice: dal 1979 al 2014 Copra. Dopo 13-14 anni di presidenza di una squadra di pallavolo è un fatto apparentemente umorale che infierisce su tutto. Ieri con Kazan abbiamo perso e oggi diciamo che non sono contentissimo. Lo sport influisce, non c’è niente da fare. In azienda dicevo sempre ai nostri dipendenti di informarsi di quanto sta succedendo con la squadra di pallavolo, perché a volte capitava che i clienti ne sapevano più di loro. Con Kazan non siamo stati un Frecciarossa, ma un Intercity con qualche ritardo. A livello sportivo – ha proseguito Molinaroli – è difficile che un presidente di una squadra di serie A stia in sella così a lungo come me. Sono il più longevo e anche il più squattrinato” ha scherzato il presidente del Copra Elior. “I grandi programmi, nello sport come a livello imprenditoriale non si possono più fare. Oggi devi guardare mese per mese. Lo sport dev’essere vissuto con gioa e con ottimismo. È inutile fare progetti a lunga scadenza. Devi goderti il presente”.

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