Aree militari, Latorre: “Pertite e Ospedale saranno presto dismissibili”

L'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ieri sera, giovedì 6 febbraio, ha ospitato un incontro con il senatore Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa del Senato. L’ incontro era dedicato a un argomento che sta molto a cuore alla cittadinanza tutta: la dismissione delle aree militari. E ben più di qualcosa è sembrato smuoversi, nonostante le difficoltà.   

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“Affrontiamo una questione importante che riguarda l’ assetto di questa città, – ha detto Latorre ai nostri microfoni – come riutilizzare il grande patrimonio militare presente su questo territorio, in un momento in cui il Paese è impegnato in una riorganizzazione del sistema difesa e in una ridistribuzione dei siti militari che permetterà di liberare aree e immobili che sarà più facile rendere fruibili alla collettività. Nell’incontro di questa sera – ha proseguito – vedremo lo stato dell’ arte e valuteremo come i nuovi strumenti di cui disponiamo possano incontrarsi con le istanze della città”. E ha poi assicurato che, tra i beni presto dismissibili, vi sono l'area della Pertite (27/35mila metri quadrati circa) e l'Ospedale Militare. Le difficoltà, da quanto emerso, sono i costi che si dovrà accollare il Comune – anche grazie ai privati, per questo era presente Confindustria – pari a 175mila euro per la bonifica in corso alla Pertitee 200mila euro per oneri di trasferimento all'ex Ospedale Militare.

Nel corso dell’ Adunata degli Alpini dello scorso mese di maggio, il ministro della difesa, Mario Mauro, su invito del presidente della Provincia, Massimo Trespidi, si era impegnato a dare una “spinta” per la risoluzione di queste annose problematiche. Latorre ha affermato che c’è stato l’ impegno sia da parte del ministro Mauro che del governo tutto: nel cosiddetto “decreto del fare” sono stati infatti previsti strumenti normativi per accelerare le procedure burocratiche volte al riutilizzo di questi immobili.

La serata è stata aperta dall’intervento del presidente di Confindustria Piacenza, Emilio Bolzoni, il quale ha fatto notare con un semplice paragone l’ estensione delle aree militari in gioco solo a Piacenza: “E' come avere – ha detto – un’area pari a 125 piazze Cavalli, messe una vicino all’altra, per un’ estensione complessiva di 1 milione e 250 mila metri quadri di cui 900 mila metri quadri sono dismessi. Si tratta di una grandissima opportunità se giocata nel modo opportuno ed è questo ciò che chiediamo di fare”. Bolzoni ha sottolineato l’ impegno, assieme alle associazioni datoriali della Provincia, nel progetto Baia San Sisto, teso a recuperare l’ area della caserma Niccolai, attualmente in uso al Genio Pontieri ma che è una delle più belle aree cittadine, il cui recupero consentirebbe la creazione di un collegamento tra la chiesa di San Sisto e Palazzo Farnese, così come ha ribadito il presidente dell’ ATS (Associazione Temporanea di Scopo) Baia San Sisto, Giovanni Struzzola. Tuttavia si è posto il problema di dove allocare i militari che oggi occupano la bellissima sede in piazza Cittadella e probabilmente per questo i tempi saranno piuttosto lunghi.

Naturalmente anche il Comune, presente con l’assessore Silvio Bisotti, è parte in causa poiché la pianificazione urbanistica è in capo a Palazzo Mercanti. Mercoledì prossimo Bisotti, assieme al sindaco Paolo Dosi – come anticipato ai nostri microfoni – sarà a Roma per un incontro nel quale si definiranno meglio alcuni aspetti.

“La presenza del senatore Latorre – ha detto Bisotti – è stata molto utile e ci ha permesso di fare il punto della situazione. Abbiamo avuto l’assicurazione che i nuovi strumenti di cui il Ministero si sta dotando dovrebbero facilitare l’ottenimento di due obiettivi che possono essere alla nostra portata, come l’ ex Pertite, l'Ospedale Militare e la Baia San Sisto. Qualcosa si sta muovendo rispetto al passato e c’è un prudente ottimismo” .