Acqua pubblica e tassa sui rifiuti, aumento del 20 per cento in un anno

Avere un tetto sopra la testa è sempre più oneroso. E' quanto emerge dal rilevamento dei prezzi Istat aggiornato al mese di gennaio 2014. Il capitolo "Spese per l'Abitazione, acqua, elettricità ed energie combustibili" fa registrare un aumento dell'1,1% rispetto a gennaio 2013. Non un rincaro così pesante a livello generale, ma all'interno di questo comparto rientrano anche voci meno confortanti. In primis la fornitura dell'acqua che fa registrare un incremento notevole, pari al 21,4% in più rispetto a gennaio scorso. Brutte notizie anche per quanto riguarda lo smaltimento delle acque di scarico (21,4% in più rispetto a inizio 2013) e la raccolta rifiuti (20,9% in più rispetto a gennaio dello scorso anno). Cresce anche l'energia elettrica, per cui si parla di un rincaro dell'1,1% e dell'1% rispetto a dicembre 2013. Spese abitative calmierate dal costo del gas che vede un ribasso del 7,1%. Sempre più caro, poi, effettuare riparazioni alla propria casa: i prodotti per la manutenzione hanno subito un rincaro del 5,5%, i servizi di riparazione e manutenzione dell'1.5%.

Radio Sound

Una boccata d'ossigeno proviene dalla cornetta telefonica. Il capitolo "Comunicazioni" infatti fa registrare un incoraggiante calo del 10,8%. Apparecchi telefonici e servizi di telefonia costano meno, rispettivamente del 17,4% e dell'8,8%. Invariata (si parla di un piccolo incremento dello 0.3%) la voce "Servizi postali".

Invariato il capitolo Servizi Sanitari e Spese per la Salute. Si parla di un leggero incremento dello 0,8%, crescono invece i Trasporti (2,6%) e l'Istruzione (1,9%).

Per quanto riguarda il cosiddetto carrello della spesa si nota un aumento dell'1,7%: aumenta la carne (2,6%), aumenta il pesce (2,9%), aumentano gli alcolici con particolare attenzione al vino che cresce del 5,2%. Diminuisce il caffé (meno 3,8%).

Sempre meno conveniente mangiare "fuori": il capitolo Ristoranti e Bar indica un aumento del 3,5%, rincari anche per le mense che vedono un rincaro del 2,5%.