Legambiente: “No alla soppressione tratta ferroviaria Piacenza-Cremona”

Molestie alla stazione ferroviaria

No alla soppressione della tratta ferroviaria Piacenza- Cremona. Lo chiedono le sezioni di Legambiente di Piacenza e Cremona.

Radio Sound

"Da quando sono le Regioni e non il Ministero di Trasporti ad acquistare i servizi da Trenitalia, i collegamenti tra le Regioni sono caduti nel caos. Il confine tra una Regione e l'altra diventa causa di una paradossale mancanza di garanzie per i viaggiatori. Infatti tutti quelli della Cremona-Piacenza sono stati soppressi e sostituiti con autobus. Una decisione assurda,che non si può condividere per almeno tre motivi:

1)I tempi di percorrenza dei bus sostitutivi sono superiori di 20/30 minuti rispetto a quelli del treno andando di fatto a peggiorare enormemente le condizioni di viaggio dei pendolari.

2) Due importanti nodi ferroviari di fatto vengono scollegati e con essi le opportunità di collegamento da Piacenza per Milano, Bologna e Voghera-Genova –Torino e da Cremona per Mantova e Brescia.

3)Pochi anni fa è stato è stato rifatto il ponte ferroviario sul Po con alti costi per le FS.

In tutta Europa un simile tratto di linea sarebbe valorizzato e sfruttato al massimo 

Perché in Italia non è possibile? Perchè la regione Emilia Romagna si vuol privare di questa comoda e poco costosa (senza passaggi a livello) infrastruttura, andando ad aumentare il traffico su strada in totale  contrasto con tutte le politiche europee e nazionali sulla mobilità sostenibile?

Chiediamo alle Provincie ed ai Comuni di Piacenza e Cremona di farsi portatori di una decisa e forte  richiesta di riapertura della tratta a tutela dei propri pendolari.

Per la riapertura della Cremona Piacenza andrebbe fatto un bando di gara europeo, secondo le normative comunitarie e nazionali. Solo cosi forse sarà possibile migliorare la gestione dei servizi ferroviari oggi pessimi perché protetti da un contesto monopolistico.

In generale inoltre serve che la politica lavori per migliorare il servizio su ferro, soprattutto quello rivolto ad i pendolari che sono i principali utenti del trasporto pubblico e la stragrande maggioranza delle persone che si sposta ogni giorno.

Una necessità tanto ambientale per ridurre l’inquinamento dei mezzi su gomma, che di qualità della vita dei cittadini che sempre più subiscono un impoverimento dei servizi.

Purtroppo al contrario gli sforzi principali della politica nazionale e regionale sono da tempo puntati su infrastrutture autostradali impattanti ed ormai fuori dal tempo. E' ora di invertire la rotta".

 

Lorenzo Frattini-Legambiente Emilia Romagna

Dario Balotta responsabile trasporti Legambiente Lombardia

Laura Chiappa-legambiente Piacenza

Giovanna Perrotta Legambiente Cremona