E' di ben undici intrusioni in appartamento il bilancio di una giornata, quella di ieri, caratterizzata da una sequenza ininterrotta di furti avvenuti tutti nel pomeriggio in zona Farnesiana. Simile, in molti casi il modus operandi, che fa pensare ad una regia comune. Forzatura della porta finestra del bagno, per accedere alle abitazioni durante l'assenza dei proprietari in via Divisione Partigiani, in via Crescenzi Romani e in via Mazzoni, dove sono stati prelevati alcuni monili in oro ed è stata smurata la cassaforte. Più ingente il bottino del furto in via Nastrucci dove sono stati rubati anelli in oro e orecchini per un valore complessivo di 5 mila euro. A vuoto invece i colpi in via Farnesiana, in via Boselli e in via Pollastrelli, dove all'infrazione non è seguito alcun recupero di refurtiva probabilmente a causa del disturbo di agenti esterni. L'unico indizio su cui la polizia può contare è la testimonianza di un vicino di casa che, allarmato dai rumori prodotti dallo smuramento della cassaforte in via Mazzoni, ha poi notato un uomo allontanarsi dall'appartamento con un lungo bastone tra le mani.
Nel complesso, i tentativi di furto non portati a segno e il magro bottino incassato (oltre ai 5mila euro di via Nastrucci vanno aggiunti solo il furto di un orologio da 200 euro in via Divisione Partigiani e il prelevamento di 20 euro da un portafoglio in via Creacenzi) fanno pensare a bande di ladri improvvisati, semi dilettanti o alle prime armi. Una tipologia che negli ultimi tempi, il territorio di Piacenza ha iniziato a conoscere sempre più frequentemente, anche a causa della crisi che induce una significativa minoranza della popolazione a cercare una soluzione non legale al problema della sussistenza economica.