118, Trespidi con l’ascia in mano: “Pronti alla guerra con la Regione”

Pronti a fare la guerra alla Regione pur di salvare il 118. A prometterlo è il presidente della Provincia Massimo Trespidi. “Siamo in una situazione delicata, c’è un documento tecnico redatto da tecnici.. Qui occorre capire cosa vuole fare la Regione e l’assessore Lusenti non deve può fare il pesce in barile, quali atti vuole adottare? Non c’è un motivo tecnico per cui debba essere spostato, è inammissibile farlo. La Regione e l’assessore Lusenti dovrebbero spiegare ai piacentini perché vogliono togliere un servizio essenziale. Le ragioni sono esclusivamente politiche La Regione non pensi di addolcire la pillola con i 12 milioni per l’ospedale di Fiorenzuola, basta scorrere i bilanci per vedere che non esistono”. Anche sul fine corsa delle Province il suo pensiero è chiaro: “Il nostro compito è quello di fare del nostro meglio fino alla fine del mandato. Ho già detto del disegno di legge Delrio che è demenziale. Gli effetti negativi si vedranno quando verrà abolita la Provincia. Il fatto che questa soppressione porti a una diminuzione dei costi è una farsa. La Corte dei conti ha già chiarito che i costi aumenteranno”.

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SANITÀ PIACENZA. POLLASTRI (FI-PDL): SOSPENDERE CHIUSURA CENTRALE 118

Secondo il percorso formale che la Regione ha indicato, nulla dovrebbe essere stato deciso circa il futuro della Centrale 118 di Piacenza poiché mancano ancora due elementi indispensabili, preliminari a qualsiasi azione: i risultati dello studio di fattibilità e l’avvio del percorso partecipato, e l’acquisizione del parere della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, che si è  espressa in senso opposto all’accorpamento. Malgrado ciò, a giudicare dalle parole degli amministratori, dagli investimenti già fatti alla Centrale di Parma e dalle indicazioni contenute nelle Linee di programmazione sembra che, almeno a livello informale, una decisone sia invece già stata presa. 
Lo scrive Andrea Pollastri (Fi-Pdl) in una interpellanza alla Giunta per sapere se sia stato prodotto lo studio di fattibilità e, in caso  affermativo, se sia stato ultimato entro i tempi stabiliti (maggio 2013), quali ne siano i contenuti e perché non sia stato presentato ai direttori generali, alle istituzioni e ai sindacati. Il consigliere chiede anche "se le affermazioni dell’assessore in merito all’unificazione corrispondano ad un suo pensiero o ad un auspicio personale o siano espressione di una decisione già presa e, in questo caso, perché non vi sia stata l’attivazione del percorso partecipato". Pollastri vuole inoltre sapere come ci si intenda rapportare alla decisone della Conferenza territoriale sociale e sanitaria e se, a seguito del suo netto pronunciamento, si intenda prenderne atto sospendendo la chiusura della Centrale 118 di Piacenza. Infine, il consigliere chiede per quale motivo sono stati avviati i lavori di adattamento della Centrale di Parma ancor prima di sapere se vi si sarebbero trasferiti o meno gli operatori provenienti da quelle di Piacenza, Reggio Emilia e Modena e chi li abbia autorizzati.