Il Piacenza esce a testa alta per la terza volta in altrettante partite, ma con un po' di amarezza per non essere riuscito, ancora una volta per poco, a non guadagnare punti.
E' una squadra che mette all'angolo i temuti veneti per almeno tre tempi, sulla quale però grava ancora l'assenza di un pizzico di cinismo in più, la carenza di una maggior cattiveria agonistica e naturalmente un filo di esperienza.
La partita è sempre stata incerta ed avvincente, con un risultato costantemente equilibrato, che ha reso lo spettacolo altamente emozionante, tenendo sulla corda il pubblico piacentino presente, sino quasi alla fine.
Parte ancora bene il Piacenza che, sceso in vasca senza alcun timore reverenziale, si porta in vantaggio grazie a Costantino che si guadagna un fallo e con un tiro libero infila con precisione Gola. Un filo di fortuna aiuta i veneti in una situazione di superiorità numerica, quando una deviazione della difesa piacentina, diventa un passaggio per l'assist servito a Zatti che realizza.
Ma il Piacenza si rifà subito con Riva che colpisce ancora su tiro libero a tre minuti dalla fine del tempo. Tempo nel quale emerge una certa difficoltà offensiva degli ospiti che spesso arrivano ai trenta secondi senza essere in grado di concludere,
Nel secondo quarto la musica cambia poco; il Piacenza continua ad essere molto ordinato, però subisce il goal in inferiorità di Moro da posizione 4 al termine di una bella giocata, per poi riportarsi avanti sul 3 a 2 grazie ad un preciso tiro a schizzo di Falcone in superiorità numerica.
Gli ospiti continuano a faticare nelle conclusioni grazie ad una buona difesa guidata da un Insolitto che dimostra tutta la sua forma in più di una circostanza, e conquisteranno il pari soltanto in superiorità numerica grazie ad un bellissima realizzazione di Zatti.
Nel terzo tempo il Piacenza va sotto per la prima volta a causa dell'ennesima inferiorità numerica, ancora ben riuscita ed ancora con Zatti. In una successiva azione statica Castagnasso prende il pallone dal perimetro e con un tiro preciso porta sul 4 a 4 il risultato. E' qui dove il Piacenza cala di attenzione ed in una azione in attacco, su un passaggio sbagliato, il cambio di fronte mette in condizione l'ex azzurro Mammarella di riportare a più uno gli ospiti; contraccolpo psicologico ed arriva il doppio vantaggio per i veneti che 40 secondi dopo colpiscono con Tafuro dal perimetro. La reazione c'è, ed ancora un determinatissimo Riva si riposiziona in avanti e guadagna un rigore ottimamente trasformato da Costantino. A tre secondi però dalla fine del terzo tempo Mammarella si inventa un tiro libero in rovesciata che sorprende tutti portando a più due i veneti.
Con il risultato di 5 a 7 si va all'ultimo tempo dove l'esperta Mestrina cercherà, riuscendoci, a gestire al meglio il doppio vantaggio; non basta infatti un indomito Riva che, grazie ad un tiro libero riporta a meno uno la sua squadra, per cambiare l'andamento della gara, ed il goal di Mammarella in superiorità numerica a cinque minuti dalla fine, chiuderà anticipatamente una partita vinta comunque meritatamente dagli ospiti.
EVEREST PIACENZA PALLANUOTO – MESTRINA NUOTO 6 – 8 (2-1) (1-2) (2-4) (1-1)
Piacenza: Insolitto, Samaden, Cighetti, Merlo, Sartorello, Falcone 1, Guzzi, Costantino 2, Riva 2, Tenore, Castagnasso 1, Sgarbi. All. Van der Meer
Mestrina : Gola, Marzoli, Giorgi, Prete, Condrat, Barina, Zatti 3, Tafuro 1, Chiriatti, Vecchiato, Mammarella 3, Moro 1, Mazzer. All Gambardella