Gli Archimia venerdì 7 febbraio alle 21.00 saranno protagonisti al Verdi di Fiorenzuola con un progetto realizzato assieme alla Scuola Comunale di Musica ‘M.Mangia e che fa parte della rassegna "Libera la musica".
Il quartetto d'archi sarà ospite il 5 febbraio alle 11 e 30 a Radio Sound 95.
La stagione de teatro Verdi di Fiorenzuola prosegue venerdì 7 febbraio (ore 21) con il concerto promosso dalla scuola comunale M. Mangia “No limits string quartet”, che rientra nella rassegna “Libera la musica”.
Sul palco il quartetto d’archi Archimia, nato dall’idea di quattro musicisti di formazione classica: Serafino Tedesi (I violino), Paolo Costanzo (II violino), Matteo Del Soldà (viola) e Andrea Anzalone (violoncello). Provenienti dai conservatori di Milano e Piacenza, i quattro musicisti hanno in comune il desiderio di esplorare nuove sonorità e possibilità acustiche. L’intento del gruppo è quello di affrontare diverse dimensioni musicali e strumentali, unendo la disciplina classica all’estro della musica pop e jazz; il quartetto è quindi in grado di offrire un percorso che copre oltre tre secoli di linguaggio musicale in varie formule esecutive. La ricerca di nuovi effetti sonori e percussivi fanno del quartetto d’archi una cellula assolutamente autonoma anche nel campo della musica così detta “leggera” dove la presenza ritmica è elemento basilare e portante. I componenti del quartetto vantano diverse collaborazioni: in campo classico con i maggiori enti lirici italiani come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Comunale di Bologna e con le orchestre sinfoniche come la Filarmonica della Scala, la Toscanini di Parma, i Pomeriggi Musicali. Collaborano stabilmente come prime parti nell’Orchestra “Città di Cremona”, nella Brixia Simphony Orchestra, Orchestra del Teatro Coccia di Novara, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra Classica di Alessandria.
L’idea di un quartetto d’archi, che esplori nuove sonorità e possibilità acustiche, nasce da quattro musicisti di formazione assolutamente classica, provenienti dai conservatori di Milano e Piacenza. L’intento del gruppo è quello di affrontare nuove dimensioni musicali e strumentali unendo la disciplina classica all’estro della musica pop e jazz; è quindi in grado di offrire un percorso che copre oltre tre secoli di linguaggio musicale in varie formule esecutive, che si esaltano negli arrangiamenti e nelle composizioni originali del quartetto.
La ricerca di nuovi effetti sonori e percussivi fanno del quartetto d’archi una cellula assolutamente autonoma anche nel campo della musica così detta “leggera” dove la presenza ritmica è elemento basilare e portante.
Il sottotitolo suggerisce il cammino che il quartetto ha proposto nel suo secondo disco e che questo programma vuole ripercorrere. Accanto a celebri cover che spaziano dai Pink Floyd ai Van Halen,
da Britney Spears a Michael Jackson verranno eseguiti brani composti dal quartetto: romantiche “ballade”, funky aggressivi, pop melodici e onirici.
Quartetto d’archi Archimia
Il Quartetto Archimia nasce dall’idea di quattro musicisti di formazione classica, provenienti dai conservatori di Milano e Piacenza, che hanno in comune il desiderio di affrontare diverse dimensioni musicali e strumentali, unendo la disciplina classica all’estro della musica pop e jazz.
La ricerca di nuovi effetti sonori e percussivi fa del quartetto d’archi una cellula assolutamente autonoma anche nel campo della musica così detta “leggera” dove la presenza ritmica è elemento basilare e portante.
I componenti del quartetto vantano diverse collaborazioni, in campo classico, con i maggiori enti lirici italiani come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Comunale di Bologna e con le orchestre sinfoniche come la Filarmonica della Scala, la Toscanini di Parma, i
Pomeriggi Musicali. Collaborano stabilmente come prime parti nell’Orchestra “Città di Cremona”, nella
Brixia Simphony Orchestra, Orchestra del Teatro Coccia di Novara, OrchestraFilarmonica Italiana, Orchestra Classica di Alessandria.