Venerdì 7 e sabato 8 febbraio Edoardo Vianello sarà protagonista di due concerti a Piacenza alla sala “Las Vegas by Playpark”, in via Emilia Pavese 116. Gli spettacoli del noto cantautore che negli anni 60 ha lanciato 45 giri di grande successo come "I Watussi" o "Abbronzatissima" sono previsti all'interno della settimana dedicata alla mostra “Cinebox VS Scopitone, Canzoni da Guardare”.
Vianello è stato ospite a Radio Sound 95 all'interno del programma Sound City. In allegato l'audio intervista.
II videoclip musicale, 24 ore su 24 in funzione in migliaia di canali televisivi del pianeta, non è nato a New York, né a Hollywood, ma tra Roma e Milano alla fine degli anni Cinquanta. A dimostrarlo è la mostra “Cinebox VS Scopitone, Canzoni da Guardare”, ovvero le macchine a gettone successive al juke-box che consentivano non soltanto di ascoltare i brani ma anche di vedere per la prima volta i cantanti a colori.
La mostra, realizzata anche grazie al contributo di BetterSlot – Lottomatica, verrà inaugurata sabato 1 febbraio e resterà aperta al pubblico fino a sabato 8 febbraio alle 18, presso la sala “Las Vegas by Playpark”, in via Emilia Pavese 116, a Piacenza. Nel giorno dell'inaugurazione, assieme a Johnny ex chitarrista dei Rokes, potrebbe essere presente anche il cantante Mal, tra i maggiori esponenti del mondo musicale italiano negli anni 60 e 70. Mal, tra i protagonisti dei filmati nei cinebox, riscuote un grande successo fino alla fine della decade, con brani quali Bambolina (1967, interpretata anche da I Corvi), Tu sei bella come sei (con cui partecipa al Festival di Sanremo nel 1969) e Occhi neri occhi neri (1970). Nel 1969 pubblica Pensiero d'amore (cover di "I gotta get a message to you" dei Bee Gees): quest'ultima canzone riscuote un tale successo al punto da ispirare un film omonimo (tipologia "musicarello") con la regia di Mario Amendola ed interpretato dal cantante oltre che da Silvia Dionisio e Pippo Franco. Inizia così per Mal una nuova carriera, quella di attore: infatti nel 1970 escono altre due pellicole dello stesso tipo che ottengono buoni incassi ovvero Lacrime d'amore (seguito del precedente) e Amore Formula 2 entrambe dirette nuovamente da Amendola.
L’esposizione illustra un percorso che intreccia cinema e musica e che dimostra la paternità tutta italiana nell’invenzione e nella diffusione del videoclip: «i Cinebox, ovvero i videojuke-box per filmati musicali – si legge nell’elegante libro che accompagna la mostra, frutto della ricerca esclusiva del giornalista Michele Bovi – rappresentano il primo strumento di riproduzione di filmati a colori per promuovere una canzone. Inventati da Pietro Granelli e prodotti, nel 1959, dall’industriale romano Paolo Emilio Nistri, in collaborazione con l’imprenditore milanese Angelo Bottani, furono presentati sul mercato mondiale come “la bomba cinemusicale del secolo”».
Le prime pellicole furono interpretate da Domenico Modugno, Don Marino Barreto Jr, Peppino Di Capri, Joe Sentieri, Nilla Pizzi, ma nello schermo a colori di quel magico apparecchio passarono tutti i protagonisti degli anni d’oro del disco: da Luigi Tenco a Sergio Endrigo, da Adriano Celentano a Enzo Iannacci e poi Ornella Vanoni, Fred Bongusto, Mina, Bobby Solo e soprattutto gli interpreti del ballo più in voga dell’epoca, il twist, su tutti Edoardo Vianello. Alla sua comparsa sul mercato internazionale, il Cinebox scatenò una guerra commerciale tra Italia, Francia (che un anno dopo, nel 1960, iniziò a produrre un analogo apparecchio, chiamato Scopitone) e Stati Uniti, avviando una straordinaria sfida artistica tra alcuni registi, all’epoca esordienti, come Claude Lelouch, Francis Ford Coppola, Robert Altman, Vito Molinari ed Enzo Trapani, chiamati a dirigere i primi ‘videoclip’ della storia.
La mostra espone un apparecchio Cinebox (dalla collezione dell’imprenditore Roberto Marai, direttore dell’iniziativa piacentina e a sua volta tra i testimoni dell’avventura Cinebox: suo padre fu il primo distributore dell’apparecchio per il nord-Italia), un apparecchio Scopitone (dalla collezione di Federico Negro, Torino) perfettamente funzionanti e corredati da schede tecniche e libretti di istruzioni originali, filmati, foto inedite e manifesti promozionali d'epoca (che ritraggono, ad esempio, Gaber, Morandi, Bobby Solo, Frankie Avalon, Vittorio De Sica, Aurelio Fierro, Nicola Arigliano, Claudio Villa, Tonina Torrielli, Nilla Pizzi), foto di scena inedite dei set, fotogrammi a colori, selezionati tra le oltre 1000 clip recuperate.
Ad accompagnare la mostra anche un dibattito che si terrà sabato 1 febbraio alle ore 18.00 con alcuni dei registi di quelle pellicole, come Vito Molinari e Piero Pompili, con Johnny Charlton – ex chitarrista dei mitici Rokes, il gruppo inglese più popolare in Italia negli anni Sessanta, oggi pittore affermato e Perito d'Arte del Tribunale di Roma e conduttore televisivo per Rai Uno (Ciak si Canta, TecheTecheTe') – e con alcuni degli esecutori, come Roby Matano – produttore discografico e autore televisivo, è stato il cantante de “I Campioni”, il gruppo italiano più attivo e popolare della fine degli anni cinquanta, in cui militava alla chitarra un esordiente Lucio Battisti – e due concerti dell’artista più gettonato del Cinebox, Edoardo Vianello che si esibirà venerdì 7 e sabato 8 febbraio.