Laboratorio Cesi: “Riduzione del personale primo passo verso la chiusura”

 Dopo l'incontro avvenuto tra Comune, amministratore delegato e direttore del personale Cesi Ricerca, i sindacati confederali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno fatto il punto della situazione in mattinata, mercoledì 22 gennaio, alla Camera del Lavoro di Piacenza per rendere nota la posizione dei lavoratori interessati dalla riorganizzazione dei laboratori. Erano presenti i segretari provinciali territoriali di Filctem Cgil, Floriano Zorzella, Flaei Cisl, Giancarlo Barbieri e Uiltec-Uil, Fabrizio Pelosi.
Attualmente, durante l’Assemblea, è emerso che la dirigenza ha intenzione di ridurre progressivamente il personale (11 unità da subito) per avviare una diminuzione dei costi pari a circa 400mila euro. Ma i sindacati non ci stanno, non solo perché credono che le promesse in passato non siano state mantenute ma anche perché, con questo primo passo, sono convinti si voglia chiudere per sempre il centro di ricerca per spostarlo a Milano. 
“Visto che rimarrebbero solo attività di consulenza, l’azienda non avrebbe più interesse a rimanere sul nostro territorio – ha premesso Zorzella – e questo comporterebbe il rischio di pendolarismo per i dipendenti e la perdita di un altro centro di eccellenza piacentino”. 

Radio Sound

Sono 60 i dipendenti totali di Cesi a Piacenza e le 11 riduzioni paiono ai sindacalisti il primo tassello per lo spostamento definitivo della sede. 
“Tra l’altro è una scelta in contro tendenza, rispetto ad aziende analoghe, perché ha i bilanci in positivo e, anzi, è stato proprio il centro locale a contribuire maggiormente al ripianamento dei conti complessivi” ha detto il segretario della Filctem Cgil. 
Per questo, nelle prossime settimane (verso marzo-aprile all'approvazione del bilancio) è atteso il piano industriale che conterrà indicazioni più precise sul futuro dei lavoratori

“Questo laboratorio era nato grazie ad Enel negli anni ‘60 come eccellenza nel settore chimico. Ha una una tradizione elevatissima. Ma dopo il passaggio a Cesi ha iniziati via via a perdere risorse e competenze – ha aggiunto Giancarlo Barbieri, che si è sentito anche di rimarcare perché, nonostante le rassicurazioni, ormai abbia difficoltà a crederci: “Su 27 milioni di costi della divisione Ambiente ed energia, il risparmio di 400mila euro è irrisorio. Anche grazie ai sindacati, queste risorse potrebbero essere trovate grazie a nuove commesse. Ma già in passato ci era stato assicurato che sarebbero state stabilizzate alcune figure professionali, di giovani laureati, e non è stato fatto e che sarebbero arrivati investimenti in attrezzature. Ora si taglia e la voce è che entro due mesi vogliano arrivare allo spostamento totale” ha concluso  il segretario Flaei Cisl.
Proprio per continuare a fare pressioni sui vertici della Cesi ed allontanare il rischio chiusura, nel pomeriggio i sindacalisti incontreranno l’assessore regionale Giancarlo Muzzarelli, che si troverà in visita per il convegno organizzato dal centro di ricerca Leap.