Proprio oggi, nel giorno in cui si riunisce in Prefettura il Comitato per l’ Ordine e la Pubblica Sicurezza, siamo andati a chiedere ai cittadini e ai commercianti di via Colombo cosa ne pensano dell’ escalation criminosa che sta coinvolgendo la zona e più in particolare del dilagante fenomeno della prostituzione che col calare della sera interessa anche la centralissima via, divenuta una succursale della Caorsana.
Il fenomeno c’è e non deve essere ingigantito secondo Walter Bulla, storico commerciante e “anima” della strada da poco oggetto di una robusta riqualificazione viaria. Bisogna usare le giuste misure – aggiunge – e cercare, unitamente al Comune, di contrastare questo degrado senza bisogno di estremismi.
Con un pò di collaborazione bisogna trovare dei rimedi uno dei quali lo suggerisce lo stesso Bulla: “Io ho un metronotte che staziona davanti alla mia attività commerciale durante la notte e serve da deterrente perché lì vicino le prostitute non ci sono. Se questo servizio si estendesse per tutta la via potrebbe fungere da contrasto al fenomeno”.
Intanto il malcontento tra gli esercenti e gli abitanti della zona dilaga, soprattutto per quelle attività, come bar o ristoranti, che lavorano fino a tarda sera.
C’è sicuramente bisogno di un maggior controllo, soprattutto nelle ore notturne secondo commercianti e residenti che devono fare i conti con un crescente degrado che sta interessando in maniera trasversale tutte le zone cittadine.
Zone considerate un tempo tranquille, come via Colombo, stanno sicuramente conoscendo una trasformazione: qui, oggi, non è raro imbattersi, al rientro a casa o all’uscita da un ristorante, in una o più prostitute o transessuali che stazionano in strada.
Gli intervistati ci raccontano di lucciole che sostano lungo la strada, di auto che si fermano, di schiamazzi e di non riuscire a dormire la notte. Anche via Colombo, come altre zone della città, è diventata multietnica: sono presenti anche qui diversi venditori di kebab e bar gestiti da cittadini stranieri.
Il fenomeno della prostituzione viene definito come invasivo da chi lavora la sera in una strada che, nonostante sia stata rimessa a nuovo, necessiterebbe come altre zone della città, di più presidio da parte delle forze dell’ ordine e di un maggiore senso di sicurezza del quale i cittadini avvertono sempre più la mancanza.