Sei mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e altri cinque mesi per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. Si è conclusa con un patteggiamento in tribunale la vicenda che vede come protagonista un ventenne piacentino con un passato di tossicodipendenza alle spalle e varie vicissitudini personali davvero pesanti. E i fatti oggetto dell’indagine dei carabinieri riguardavano per l’appunto in periodo in cui era tossicodipendente: periodo oggi per fortuna superato.
La denuncia, però, ha fatto il suo corso e riguardando reati procedibili d’ufficio è arrivata sino alla resa dei conti in tribunale. A nulla è valso, quindi, il tentativo della madre di ritirarla. Perché in effetti era stata proprio la madre, con gli altri figli, a denunciare le botte da parte del giovane in crisi d’astinenza e anche la sua attività di spacciatore. Il tutto nella speranza di riportarlo sulla retta via.
Purtroppo il ragazzo ha poi avuto un gravissimo incidente stradale che gli è costato una menomazione permanente. Ora è disintossicato e invalido e secondo i famigliari ha già pagato il suo debito con la società. La giustizia, tuttavia, fa il suo corso e risponde a dinamiche diverse dal pentimento o dal perdono dei genitori.
Morale, all’avvocato difensore Lorenza Dordoni non è restato altro da fare che proporre il patteggiamento al pm Ornella Chicca, la quale non si è opposta. E questa mattina il giudice Gianandrea Bussi l’ha ratificato applicando la pena e concedendo la sospensione condizionale.