“Il Partito Democratico non ha mai chiesto alcun rimpasto in giunta”. Dedica poche parole, il segretario provinciale Gian Luigi Molinari, alla bufera che sta scuotendo la giunta comunale. “La nomina degli assessori è fiduciaria del sindaco. Il Pd ha chiesto, e lo ha formalizzato in un documento, un colpo d’ala per cercare di uscire dall’evidente impasse in cui è impantanata l’azione amministrativa del Comune”. Ha aggiunto il segretario cittadino Paolo Sckokai: “Non vogliamo entrare nel merito delle scelte. Il sindaco si assume tutte le responsabilità delle nomine. Sicuramente non c’è stata alcuna epurazione, come alcuni giornali anche nazionali hanno scritto. Siamo convinti che Dosi comporrà una giunta equilibrata allo scopo di renderla più coesa e incisiva. Questo è quello che chiedono il Pd e la città. Ma sui nomi di chi entrerà non li sappiamo né li vogliamo sapere”. Molinari e Sckokai erano affiancati da alcuni componenti del direttivo: Andrea Tagliaferri, Giorgia Buscarini, Betty Rapetti e Benedetta Maini. Sulle dimissioni di Cacciatore e Palladini e sulle dichiarazioni al vetriolo rilasciate contro il sindaco, Molinari ha detto: “Credo che queste parole facciano parte di una comprensibile amarezza. Io sono sempre stato abituato a prendermi le mie responsabilità e a non scaricarle su nessuno. Ho visto che Cacciatore, persona che stimo, è molto interessata a mie eventuali candidature in Valdarda (l’ex vicesindaco gli aveva rivolto indirettamente la domanda sulle sue intenzioni di candidatura dopo le parole pronunciate nei giorni scorsi circa la precarietà degli incarichi). Intanto, con tutto il rispetto, non sono tenuto a rendere conto a lui. Comunque, visto che è così preoccupato di come potrei governare qualche Comune (immagino che alluda a Lugagnano), posso tranquillamente comunicargli che non mi candiderò”.
Nei giorni scorsi il Pd ha varato un documento intitolato “Il colpo d’ala” che punta a ridefinire i punti essenziali del programma del mandato del sindaco Dosi.