Maxi rissa con mazze e bottiglie in via Pozzo, denunciati tre sudamericani

AGGIORNAMENTO 02 GEN – Iniziano i primi provvedimenti dopo la rissa di mercoledì 1 gennaio in via Pozzo. Tre per ora le persone denunciate a vario titolo per danneggiamento aggravato, lesioni aggravate e porto di oggetti atti all'offesa: si tratta di due colombiani di 32 e 29 anni e un ecuadoriano di 27 anni. Il 32enne è residente nel Lodigiano, l'ecuadoriano risiede a Piacenza mentre il 29enne per ora risulta irreperibile. Sudamericane anche le persone rimaste ferite nella colluttazione: tra loro una donna in stato interessante portata al pronto soccorso per lievi ferite e accertamenti.

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Emergono intanto altri dettagli sui fatti di ieri: la volante della polizia infatti si era recata all'interno del locale di via Pozzo, angolo via Sansone, già alle 13, un'ora e mezza prima della rissa vera e propria. All'interno del minimarket si era accesa una lite tra due uomini e una donna: una lite solo verbale tanto che gli agenti di polizia si erano limitati a identificare i tre individui. Ma intorno alle 14,30 la situazione è degenerata: ai tre si sono aggiunti altri contendenti, la tensione è salita a livelli incontrollabili e sono cominciate a spuntare bottiglie di vetro utilizzate come armi e una mazza da baseball.
Il lavoro degli inquirenti è appena all'inizio: in questura si stanno raccogliendo le testimonianze delle persone presenti al momento dei fatti e si sta cercando di fare luce sulle reali motivazioni che hanno scatenato la zuffa.

E intanto questa mattina una delegazione di residenti in via Pozzo si è recata in questura per raccontare l'accaduto e soprattutto per valutare una possibile azione legale. Difficile però dire con quali strumenti gli abitanti possano agire per difendersi, tutelarsi e avere giustizia: "Contatteremo anche il sindaco Paolo Dosi e la polizia municipale perché questa volta pretendiamo provvedimenti seri e concreti" dicono. La rabbia dei cittadini è rivolta soprattutto ad alcuni esercizi della zona, accusati di essere punti di ritrovo per persone provenienti anche da fuori Piacenza: "Chiediamo alle istituzioni più attenzione e maggiori controlli".

 


Una maxi rissa è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 1 gennaio in via Pozzo, angolo con via Sansone. Intorno alle 14, per motivi ancora al vaglio degli inquirenti, due gruppi composti da sudamericani e magrebini hanno cominciato a discutere all'interno di un negozio di alimentari sito proprio all'incrocio tra le due vie. Dai primi spintoni avvenuti all'interno del locale i contendenti, circa una ventina, si sono spostati all'esterno, lungo via Pozzo, e si sono affrontati a calci, pugni e bottigliate. Le urla e i rumori di vetri infranti hanno subito attirato l'attenzione dei residenti che hanno immediatamente chiamato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, gli agenti della questura e la polizia municipale che hanno diviso, non senza difficoltà, i riottosi. In azione anche due ambulanze del 118 che hanno portato al pronto soccorso una donna in stato interessante e il gestore del negozio: quest'ultimo, un ecuadoriano, ha infatti tentato di allontanare i violenti con una mazza da baseball, ma è rimasto seriamente ferito in volto da una bottiglia di vetro. Una residente racconta di aver sentito una donna urlare "Aspetto un bambino, aiutatemi!" e di aver visto il titolare con il volto coperto di sangueLa vetrina del suo negozio è invece andata in frantumi. Da una prima ricostruzione pare che le forze dell'ordine abbiano identificato alcuni dei violenti, ancora da accertare il numero di eventuali denunce. Al termine della zuffa, lungo via Pozzo, erano ancora visibili tracce di sangue sull'asfalto.

Il locale in questione era già stato oggetto di numerose lamentele: il gestore era stato costretto a chiudere alcuni mesi fa l'esercizio che prima era sito in via Roma, riuscendo poi a riaprire appunto in via Pozzo.

"Siamo esausti e ci sentiamo abbandonati ogni giorno di più dalle istituzioni" spiegano i residenti. E proprio alcuni abitanti della zona hanno deciso di accordarsi per presentare denuncia presso la questura di Piacenza.

"Durante le ore diurne la zona è tranquilla – spiegano i cittadini – è la sera che cominciano le situazioni spiacevoli".

"Noi abitiamo qui da tanti anni e ormai conosciamo i volti dei residenti: quelli che danno il via a certi fatti non abitano qui – racconta una signora che alloggia in via Pozzo – sono esterni che raggiungono questi locali come punti di ritrovo. Bevono dal primo pomeriggio fino a mezzanotte e quando sono ubriachi cominciano a dare in escandescenze".

"Alcuni giorni fa – racconta un'altro residente – ho chiesto ad alcuni giovani di abbassare la voce e la musica perché era quasi mezzanotte e di tutta risposta hanno bersagliato la mia abitazione con bottiglie di vetro".