Sabato 11 gennaio inizia il primo campionato di B per l’Everest

Sabato 11 gennaio l’Everest Piacenza Pallanuoto inizierà il suo primo campionato di serie B, partendo da un esordio “ casalingo” nella piscina comunale di Cremona contro il Modena Nuoto.
Purtroppo infatti la squadra piacentina da quest’anno dovrà abbandonare le mura cittadine per l’assenza di una vasca regolare che possa ospitare la serie cadetta, e, dato che per la Raffalda non esistono più deroghe federali, il Piacenza giocherà sempre senza il calore ed il sostegno dell’accalorato pubblico della ormai vetusta piscina piacentina.
Un campionato in salita per una neo promossa che deve fare i conti anche con questo disagio, ma che comunque si appresta ad affrontare questa avventura con molto entusiasmo, una lunga preparazione ed una cura e dedizione agli allenamenti quotidiani, cominciati il primo settembre, molto attenta. A guidare questa prima, e tanto sospirata, avventura dei piacentini in serie B, è il neo tecnico olandese Harry Van der Meer, che dopo l’ultima esaltante stagione da giocatore ( ricordiamo tre olimpiadi, tre campionati del mondo, scudetti e quindici anni in A1 in Italia), è passato alla guida tecnica di una squadra.
Con quale spirito affronti questa tua nuova avventura ?
Con lo stesso spirito che ho avuto come giocatore. Anche se il ruolo e molto diverso, il mio è sempre uno spirito vincente e spero di trasmetterlo alla squadra! Sono comunque anche consapevole  che perché ciò avvenga bisogna avere pazienza e tempo.
In questi quattro mesi di preparazione hai avuto modo di incontrare in amichevoli o in alcuni tornei alcune compagini che poi troverai anche in campionato. Come ti è sembrata la tua squadra rispetto alle altre ?
La mia squadra, in confronto ad altre, è molto rinnovata, e dal punto di vista del gruppo, non è da tanto insieme. Quindi penso che la altre squadre sono un po’ più "squadra" in questo rispetto a noi.
Quali sono gli aspetti più positivi e quali quelli meno della tua squadra su cui dovrai insistere nel tuo lavoro ?
L’aspetto maggiormente positivo è che ho una squadra che ha voglia di crescere; per me è molto importante che ci stiano mettendo il loro massimo impegno. Un punto negativo, se così si può definire, è che c'è tanto da imparare sotto il profilo mentale; a mio avviso è determinante al fine del conseguimento di un risultato.
Quali sono le insidie che ti preoccupano di più ?
Non ci sono insidie che mi preoccupano. E e se ci saranno dovremo affrontarle e superarle.
C’è un punto debole o un ruolo che ritieni più scoperto nel tuo settebello ?
Punto debole della nostra squadra e quello che ti ho detto prima. Giochiamo da poco insieme, e quello può essere un aspetto debole sopratutto quando la squadra va in difficoltà. Ma sono convinto che troviamo lo soluzione giusta.
Quali sono i fattori sui quali più conti per portare la tua squadra alla salvezza ?
C’è un  fattore che ci porta alla salvezza; è quello di essere un gruppo molto unito dove ognuno di loro porta rispetto per l'altro.
Nessuno nei tuoi panni fa dei pronostici, però qualche aspettativa c’è ?
L’aspettativa è quella di rimanere nella B, ma soprattutto di far crescere la squadra durante l’ anno.

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