Capodanno a Piacenza, per il secondo anno piazza Cavalli rimarrà deserta

 “Cosa si fa la sera di Capodanno?” Si chiede oggi il Resto del Carlino: “A Reggio, niente”. E prende come esempio, in negativo, proprio Piacenza. Per il veglione del 31 dicembre, infatti, in piazza Cavalli o in altri luoghi della città l’amministrazione comunale non ha organizzato nessun evento. Come lo scorso anno, dirà qualcuno. E’ vero, perché da due anni a Piacenza non viene prevista un’iniziativa pubblica per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. 
E non che non ci abbia provato, l’assessore al Commercio Katia Tarasconi, che nelle scorse settimane  aveva detto: “Ci stiamo lavorando. Sarà difficile ma qualcosa stiamo cercando di fare”. E invece niente: “Non ce l’abbiamo fatta, purtroppo, non ci sono i soldi” è stato lo sconsolato commento a pochi giorni di distanza. 
La crisi è sempre la responsabile più gettonata. Certo è che lasciarsi scappare un appuntamento del genere, quando la maggior parte dei piacentini non sembrano intenzionati (sempre per via della crisi) a spostarsi dalla città sembra un’occasione mancata proprio per contrastarla. E così, sempre il Resto del Carlino, arriva ad un’amara considerazione che riguarda l’amministrazione di Reggio Emilia ma che potrebbe essere girata a quella piacentina: “Un concerto, anche di una semplice cover band, un qualsivoglia spettacolo, un Vecchione da bruciare, una fetta di panettone e un bicchiere di spumante per sperare in un 2014 migliore: chi cerca almeno un intrattenimento in centro gratuito e organizzato dagli enti pubblici sarà costretto a spostarsi in un’altra città. In Regione siamo l’unico capoluogo, insieme con Piacenza, a delegare il Capodanno all’iniziativa dei privati”.

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Il quotidiano, poi, elenca la serie di eventi previsti nelle altre città dell’Emilia Romagna e si vede come, nelle mete meno turistiche (cioè quelle non vicine alla riviera) se le amministrazioni non hanno trovato soldi per grandi eventi, hanno pensato alle esibizioni di collettivi di giovani musicisti, a karaoke o alla partecipazione di vecchie glorie della musica (di cui Piacenza non è certo priva). Persino la vicina Lodi, città lombarda non certo più “vivace” della nostra, arriverà alla mezzanotte a ritmo di funky o, ad essere maligni, addirittura Barletta (il capoluogo più povero d’Italia) non si è fatto mancare un evento in Piazza Federico di Svevia.

Ma dove passerà il Capodanno l’illustre piacentina Nina Zilli? Al Circo Massimo a Roma. Ok, troppo ambiziosa come idea. E il cantautore della "Sirena del Po" Daniele Ronda? Emigrato a Verona, alla corte di Enrico Ruggeri. Effettivamente non potevamo competere. I 210 musicisti, riuniti da Giovanni Castagnetti nella bella iniziativa e poi nel cofanetto CantiAmo Piacenza? Va bene, forse serviva un palco troppo grande per contenerli tutti. Ma non è nostra concittadina anche Fiordaliso, tornata in auge dopo la partecipazione al programma Tale e quale show? Peccato fosse già stata ingaggiata dal Comune di Nova Gorica per un San Silvestro in stile Las Vegas con Edoardo Vianello. Almeno Gigliana Gilian sarebbe stata libera, pensiamo, per un ultimo dell’anno a base di musica leggera? No, anche lei lo passerà altrove, a Martinengo, cittadina della bergamasca che può vantare un decimo degli abitanti di Piacenza. Basta, mettiamoci il cuore in pace, almeno una certezza per il 2014 i piacentini l’avranno: una risata non li seppellirà.